Lo ha annunciato il sindaco insieme all'assessore alla cultura: "Notevole è l’interesse da parte di editori nazionali per questa storia. Numerosi registi cinematografici ci hanno contattato in queste settimane da tutto il mondo"
È veramente “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt il quadro ritrovato nel giardino della Galleria Ricci Oddi di Piacenza: con la conferma dell’autenticità della tela si è risolto un mistero della storia dell’arte, la sparizione di un Klimt. Che poi, alla fine, non si era mai mosso dalla sua dimora originale. “Una notizia di importanza storica per la comunità artistica e culturale e per la Città di Piacenza” hanno commentato il sindaco Patrizia Barbieri e dall’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi.
L’opera del maestro austriaco era custodita nella Galleria Ricci Oddi di Piacenza. Nel 1997 era sparita e per vent’anni, nessuno ne ha più saputo nulla. Lo scorso 10 dicembre, durante i lavori di manutenzione del giardino esterno della Galleria, due operai hanno scoperto per caso uno sportello che chiudeva una botola. Dietro, una tela identica in tutto e per tutto al Klimt scomparso, ma bisognava aspettare la conferma dei periti, arrivata solo oggi. Sindaco e assessore hanno espresso “un sentito ringraziamento alla Procura e ai periti, agli inquirenti e alle forze dell’ordine che in questi anni non hanno mai abbandonato le indagini”.
“Dopo la gioia per il ritrovamento da parte del signor Mohammed Abrjnaz e dei suoi colleghi, le indiscrezioni contrastanti di questi giorni hanno alimentato ancor più la suspense su una vicenda che ha tratti misteriosi. Questa conferma è senza dubbio motivo di gioia per Piacenza e per l’Italia” proseguono Barbieri e Papamarenghi, spiegando che l’amministrazione comunale è pronta a mettere in campo molte iniziative artistiche e culturali per valorizzare al meglio l’importante ritrovamento. “Il grosso delle risorse che avevamo previsto per la realizzazione di numerosi progetti artistici per il 2020 saranno, fin da subito, fatte convogliare su iniziative, che dovranno vedere l’amministrazione a fianco delle altre istituzioni cittadine”. Sull’opera, espressione del Secessionismo viennese, è esploso l’interesse mediatico. La storia da romanzo giallo ha attratto l’interesse di molti, dice ancora l’amministrazione: “Notevole è infatti l’interesse da parte di editori nazionali, ma numerosi sono anche i registi cinematografici nel mondo che ci hanno contattato in queste settimane per lavorare su una così intrigante vicenda”.