La Lega e Fratelli d’Italia attaccano: “senza vergogna”, “da manicomio”. Il governo assicura che è una fake news: nel 2021 non scatterà alcuna tassa sull’ombra di balconi e verande. Perché il nuovo canone unico istituito dalla manovra al posto dei tributi locali per l’occupazione di suolo pubblico, la pubblicità e le pubbliche affissioni “deriva dagli stessi presupposti impositivi” e richiede quindi che l’utilizzo dello spazio pubblico porti un beneficio economico. Ergo: terrazzi e simili rimangono esclusi. Tutta la polemica nasce dalla denuncia di un avvocato dello studio tributario e fiscale fondato da Giulio Tremonti: secondo Giuseppe Pizzonia la legge di Bilancio, nel modificare la normativa sulla materia, non ha rinnovato “l’esclusione dal pagamento per l’ombra proiettata da balconi, verande e simili, fino ad oggi espressamente prevista dalla legge“. Lasciando il dubbio che dall’anno prossimo i Comuni possano battere cassa anche dai privati cittadini proprietari di casa.
Il punto di partenza è che già oggi la tassa per l’occupazione per spazi e aree pubbliche si applica all’ombra, se è quella di tettoie o tende usate dagli esercenti per metterci i tavoli. Ma il decreto legislativo 507 del 1993 esplicita l’esclusione dei “balconi, verande, bow-windows e simili infissi di carattere stabile”. La manovra prevede che dal 2021 gli attuali tributi locali siano sostituiti da un nuovo prelievo, il Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Gli enti locali dovranno emanare appositi regolamenti per disciplinarlo in dettaglio, nei limiti stabiliti dalla legge. Che non fa esplicitamente salvi i balconi e le verande, mentre esenta per esempio “le occupazioni con le tabelle indicative delle stazioni e fermate e degli orari dei servizi pubblici di trasporto”, le occupazioni di aree cimiteriali e le insegne e per l’individuazione delle sedi di comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non persegua scopo di lucro.
Secondo via XX Settembre però “il tema di una pseudo ‘tassa sull’ombra’ non esiste. Il nuovo canone previsto dalla Legge di Bilancio sostituisce i tributi locali Tosap e Cosap, derivando dagli stessi i presupposti impositivi. Per questa ragione, può colpire solo le fattispecie già gravate da Tosap e Cosap, tra le quali non è compresa l’occupazione tramite balconi e verande”.