Cronaca

Basilicata, il tifoso del Melfi che ha investito ultrà del Rionero: “Circondato con le mazze. Ero terrorizzato e ho cercato di scappare”

Salvatore Laspagnoletta è in carcere con l'accusa di aver ucciso a bordo della sua auto un tifoso della squadra rivale, Fabio Tucciariello. L'episodio è avvenuto vicino della stazione di Vaglio, durante quello che agli investigatori definiscono un "agguato" da parte dei tifosi della Vultur agli ultrà del Melfi

Si dice “distrutto” Salvatore Laspagnoletta, in carcere con l’accusa di omicidio volontario di aver ucciso domenica un tifoso della Vultur Rionero. A bordo della sua Fiat Punto il tifoso del Melfi ha investito Fabio Tucciariello e altri tifosi della squadra rivale, uno dei quali è ricoverato con numerose fratture all’ospedale San Carlo di Potenza. L’episodio è avvenuto vicino alla stazione ferroviaria di Vaglio Basilicata, durante quello che gli investigatori descrivono come un “agguato” da parte degli ultras della Vultur.

Laspagnoletta, 30enne di Melfi, dopo l’arresto ha raccontato che “doveva essere una giornata di festa, un pomeriggio divertente tra amici, ma tutto è cambiato quando la mia auto è stata circondata e assalita con mazze da una cinquantina di facinorosi mascherati. Ero terrorizzato e ho cercato di scappare”. Insieme ad altri due sostenitori del Melfi che si trovavano con lui nella sua Fiat Punto, l’uomo è stato rintracciato dalla polizia che nella notte tra domenica e lunedì ha fermato altri 25 tifosi della Vultur.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, sul percorso verso le gare delle proprie squadre, tra le due tifoserie ci sarebbe stato un primo “contatto” su un’area di servizio della strada statale Potenza-Melfi. Poi, invece, alcune decine di chilometri più avanti, a Vaglio Basilicata, verso le 14, l’imboscata da parte dei supporters del Rionero. In questi momenti concitati, due vetture dei tifosi del Melfi riescono a passare, altre due fanno in tempo a fare retromarcia. Invece la Fiat Punto guidata da Laspagnoletta rimane bloccata. Scattano le violenze e il 30enne, indagato per omicidio volontario, accelera investendo Tucciariello, che muore sul colpo. Secondo il procuratore capo di Potenza Francesco Curcio, pur essendo l’auto circondata, da parte del conducente “c’è stata una reazione spropositata”.