Il deputato non restituiva i soldi da aprile scorso, mentre la collega nel 2019 non si era mai decurtata lo stipendio. "Ho solo cercato", si è giustificata la parlamentare, "di avere chiarimenti sull'autoritaria costituzione del 'Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del MoVimento 5 Stelle". Da qui l'accusa: "Sono stata offesa ingiustamente"
I deputati M5s Michele Nitti e Nadia Aprile hanno lasciato il Movimento e formalmente fatto richiesta di aderire al gruppo Misto. Entrambi erano tra i parlamentari morosi che da alcuni mesi non si decurtavano lo stipendio: Nitti non restituisce da aprile scorso, mentre Aprile nel 2019 non si è mai tagliato l’indennità. “Non posso nascondere che i fatti che mi hanno visto protagonista nell’ultimo periodo mi hanno seriamente scossa”, ha dichiarato in una nota la deputata. “La situazione in cui mi sono trovata è dipesa esclusivamente da un’inesorabile deriva autoritaria del Movimento e dalla mancata considerazione in cui sono stata tenuta come Parlamentare e come persona. Dopo aver riflettuto a fondo” e ritenendo “illegittimo ed infondato il procedimento a mio carico ho deciso di non continuare più a militare nel MoVimento”.
Secondo Aprile, è stata oggetto di un ingiustificato attacco mediatico. “Mi ha offeso – spiega Aprile – l’ingiustificato attacco mediatico a cui sono stata sottoposta (venendo dipinta, da quasi tutti gli organi di stampa nazionale, come “morosa” e inadempiente agli obblighi assunti per vili fini personali di natura economica), senza ricevere alcuna tutela da parte del MoVimento, benché (circostanza ben nota ai vertici), io abbia solo cercato, sin dallo scorso mese di aprile, di avere chiarimenti sull’autoritaria costituzione del “Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del MoVimento 5 Stelle” e sull’imposizione di destinare le restituzioni al predetto organo privato, costituito, ad hoc, dopo l’inizio della legislatura”.
“Mi ha ancor di più offeso”, ha continuato, “l’aver ricevuto, di tutta risposta, dopo circa nove mesi di silenzio, la comunicazione, inviatami dai probiviri il 13 gennaio scorso, dell’apertura di un procedimento disciplinare a mio carico. Ebbene, dopo aver riflettuto a fondo sull’intera vicenda, ritenendo illegittimo ed infondato il procedimento aperto a mio carico (con il mio comportamento non ho violato né le previsioni dello Statuto, né quelle del Codice Etico), ma certa di aver contribuito, con la mia presa di posizione, a rendere pubblici comportamenti di dubbia legittimità, sono giunta alla determinazione di non poter più continuare a militare nel MoVimento di cui, sebbene condivida ancora i principi ispiratori, non mi è più possibile tollerare i metodi”. E ha concluso: “Pertanto ho formalmente comunicato al Presidente della Camera Roberto Fico la mia decisione di lasciare il Gruppo Parlamentare MoVimento 5 Stelle”.