La deputata del Patrito Democratico ha affondato il colpo anche su Junior Cally, il rapper mascherato al centro della scena perché accusato di incitare alla violenza sulle donne per dei versi scritti nel 2017
Non c’è pace per il Festival di Sanremo di Amadeus. Da Matteo Salvini a Nicola Zingaretti, da destra e da sinistra, i politici italiani attaccano su più fronti il direttore artistico e conduttore della prossima edizione della kermesse musicale. Anche Laura Boldrini ha sentito l’esigenza di intervenire sulle polemiche di questi giorni: è lei, tra l’altro, una delle promotrici della lettera indirizzata ad Amadeus e redatta da 29 deputate di tutti gli schieramenti politici per chiedere le scuse pubbliche del conduttore sull’ormai famose frasi della conferenza stampa.
“Con delle colleghe facciamo parte dell’intergruppo della Camera per i diritti delle donne. Le donne si dovrebbero mettere in una posizione di condivisione della conduzione e delle scelte artistiche: non mi piace l’idea che ci sia sempre un uomo e le donne che poi lo accompagnano solo sul palco”, ha dichiarato l’ex presidente della Camera dei deputati a “Un Giorno da Pecora”. “Vorrei che il servizio pubblico promuovesse le donne che hanno fatto ‘un passo avanti’, non quelle che fanno un passo indietro. Le donne si dovrebbero mettere in una posizione di condivisione della conduzione e delle scelte artistiche: non mi piace l’idea che ci sia sempre un uomo e le donne che poi lo accompagnano solo sul palco”.
La deputata del Patrito Democratico ha affondato il colpo anche su Junior Cally, il rapper mascherato al centro della scena perché accusato di incitare alla violenza sulle donne per dei versi scritti nel 2017 (“Si chiama Gioia perché fa la tr..a. Questa non sa cosa dice, porca tr..a quanto c…o chiacchiera. L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera”, sono le parole incriminate). “Ha scritto dei testi agghiaccianti in passato e uno si porta dietro sempre la sua biografia. Come si fa a metter sul palco di Sanremo uno che ha scritto dei testi così misogini e violenti. E poi la ciliegina su tutto questo ce l’ha messa Salvini“, dice ora la Boldrini, sostenendo (di fatto) la richiesta di Marcello Foa di escluderlo dalla gara.
Attraverso Instagram, è stato Fiorello a difendere il suo “fratello” Amadeus. Con ironia, ovviamente: “Vorrei dire una cosa alle 29 deputate che ti hanno accusato: proprio in politica cercate di fare un passo avanti, non state indietro. Voglio vedere un presidente della Repubblica donna o un presidente del Consiglio donna. Allora sì che avremo fatto un passo avanti. Non lamentatevi di Sanremo. Amadeus ti sei messo contro tutti, ti mancano gli anziani. Sei l’uomo più cattivo d’Italia, ci vuole la pena di morte per te”. Ma cosa c’è dietro agli attacchi politici al Festival? Secondo Dagospia, da parte di Lega e Partito Democratico ci sarebbe la volontà di attaccare e fa fuori al più presto l’ad Fabrizio Salini. Insomma, non sono solo canzonette.
Ora con noi a #ugdp @Radio1Rai @lauraboldrini! pic.twitter.com/LQTJDAblHH
— Un Giorno da Pecora (@1giornodapecora) 20 gennaio 2020