Cinema

Joaquin Phoenix e la frecciatina a Leonardo DiCaprio. “Io e gli altri perdevamo sempre a favore di quest’altro”

Ha fatto molto sorridere il discorso dell'attore di Joker che, nel ritirare il SAG Awards 2020 come miglior attore, battendo Taron Egerton, Christian Bale, Adam Driver e il premio Oscar, ha ricordato un aneddoto sui casting andati a vuoto quando era un ragazzino

di Davide Turrini

Joaquin Phoenix contro Leonardo DiCaprio. Leo vinceva sempre, ma ora non più. Ha fatto molto sorridere il discorso di Phoenix che, nel ritirare il SAG Awards 2020 come miglior attore, battendo Taron Egerton, Christian Bale, Adam Driver e Leonardo DiCaprio, ha ricordato un aneddoto sui casting andati a vuoto quando era un ragazzino. “Di solito eravamo io e un altro paio di ragazzi in competizione per il ruolo e perdevamo sempre a favore di quest’altro”, ha raccontato il Joker dopo un piccolo sogghigno e un ditino appoggiato sul labbro superiore come prima di fare una marachella. “Nessun attore pronunciava il suo nome, ma tutti i direttori del casting sussurravano: È Leonardo! È Leonardo!”.

Al raccontino, che DiCaprio seduto al tavolo di C’era una volta ad Hollywood ha seguito, ripreso in primo piano, non proprio con grande entusiasmo, si è aggiunto il ringraziamento di rito: “Sei stato d’ispirazione per più di 25 anni, sia per me che per tante altre persone. Ti ringrazio davvero tanto”. Ma la frittata, a livello diplomatico, oramai era stata fatta. Per una volta che Joaquin vince un premio importante, ed è oramai certo che si ripeterà nella notte degli Oscar, battendo proprio Leo, ci è venuta la curiosità di sbirciare quali possono essere stati i casting dove il selezionatore sussurrava “È Leonardo”.

Intanto entrambi gli attori sono classe 1974. Quindi sono coetanei soprattutto per i direttori di casting. L’esordio ufficiale di Phoenix risale addirittura al 1982 come Leaf Phoenix in una serie tv. Impegno professionale che si ripete parecchie volte per altri quattro anni facendo diventare Joaquin un viso noto della televisione americana. Nel 1986 l’esordio al cinema con Space Camp, poi un paio di miniserie tv, e ancora nel 1989 Parenti, amici e tanti guai dove incontra da quattordicenne, e ancora come Leaf, un set all star: Steve Martin, Tom Hulce, Rick Moranis e un appena maggiorenne Keanu Reeves. Quindi, se si guarda bene la carriera di Joaquin Phoenix c’è un lungo stop per almeno quattro anni, fino a quando nel 1994 con Da Morire di Gus Van Sant diventerà vero co-protagonista di un film importante. In quell’interregno tra i 15 e i 20 anni (1989-1994) Joaquin sembra faticare un po’ ad affermarsi, anzi praticamente scompare. Così se si gira pagina e si segue la carriera di DiCaprio vediamo che proprio tra l’89 e il ’91 Leo comincia a farsi conoscere parecchio in tv (l’esordio ufficiale è nell’89 con due episodi del telefilm Lassie), nel ’91 esordisce al cinema con Critters 3 e nel 1993 si afferma definitivamente come ragazzino diciottenne in film come Voglia di ricominciare (1993) e soprattutto Buon Compleanno Mr. Grape (1993). Insomma, se l’aneddoto di Phoenix è reale, i film dove i direttori di casting suggerivano sottovoce il prescelto (“è Leonardo!”), bruciando la candidatura di Phoenix, paiono proprio essere quello di Michael Caton-Jones e quella sorta di cult diretto da Lasse Hallstrom in cui Leo recita con un altro divo leggermente più avanti con l’età come Johnny Depp.

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