“Capita anche ai lavoratori dello spettacolo di non venir pagati o di non esserlo in tempo. Mi dispiace e mi fa inferocire vedere un tecnico, un attore, un padre o una madre di famiglia costretti a umiliarsi ripetutamente per chiedere quanto si è guadagnato, lavorando seriamente e con fatica. Questo pezzo era tutto un altro, e meno male che non funzionava internet e non è partito. Mi auguro che il mio direttore mi sopporti e ci supporti. Stiamo andando in scena senza paga. Dovevo dirvelo. Che vergogna”. Questo le parole che Nancy Brilli ha scritto nella sua rubrica su Leggo. L’attrice, in scena con A che servono gli uomini, di Lina Wertmüller, denuncia il mancato pagamento della maestranze dello spettacolo al quale sta lavorando.