Il primato arriva dalla Città della Salute di Torino. La nuova terapia ha permesso di ritardare il trapianto e ha posto le basi per correggere diverse malattie genetiche
Per la prima volta al mondo sono state sperimentate con successo cellule staminali epatiche in neonati colpiti da patologie genetiche che necessitavano di trapianto di fegato nei primi mesi di vita. Il primato arriva dalla Città della Salute di Torino dove i medici hanno avuto la conferma che “iniettare cellule staminali epatiche sane nel fegato dopo pochi giorni dalla nascita ha ritardato il trapianto e ha posto le basi per correggere diverse malattie genetico-metaboliche con procedura mini-invasiva“.
“Sottoposti alla sperimentazione – spiega Marco Spada direttore della Pediatria e del Centro Regionale per la cura delle malattie metaboliche del Regina Margherita, a capo dello studio – sono i bambini con gravi malattie metaboliche che devono subire un trapianto tra i 6 e i 9 mesi di vita. Tramite questa sperimentazione, avvenuta prima dei 3 mesi, siamo riusciti a stabilizzarli. E il trapianto potrà avvenire quando saranno più grandi”. Ora i piccoli sono stati dimessi: “Stiamo lavorando per creare un coordinamento europeo così da coinvolgere anche altri centri”. Le malattie metaboliche che colpiscono i neonati, mettendo a rischio la loro vita e la loro crescita e sono circa trecento.
Lo studio sperimentale, dopo i tre successi, è stato pubblicato sulla rivista Stem Cell Reviews and Reports: la nuova terapia è stata studiata grazie alle ricerche sulle cellule staminali epatiche condotte dal gruppo di Giovanni Camussi del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino con il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino. E frutto della collaborazione tra l’ospedale Molinette e quello di Regina Margherita dove è stata condotta la sperimentazione clinica sotto la supervisione di Marco Spada, e coadiuvato da Francesco Porta. Il contributo allo studio arriva anche da Renato Romagnoli, direttore del Centro Trapianti di Fegato delle Molinette, e Dorico Righi, direttore della Radiologia dell’ospedale Molinette. Essenziale anche l’apporto del Laboratorio del Centro Trapianti di Cellule staminali e Terapia Cellulare del Regina Margherita, diretto da Franca Fagioli, e del Centro di Coordinamento Trapianti, diretto da Antonio Amoroso.