Nylon, ma anche microplastiche e altri materiali. È quanto trovato da alcuni pescatori nello stomaco di una spigola. Un pesce, come spiega la Onlus della Sardegna, Seame, “predatore” che si nutre di “invertebrati come crostacei, molluschi e da adulta soprattutto di pesci” e che proprio per questo può “scambiare i frammenti di plastica per le prede”. Le immagini mostrano un uomo, probabilmente un pescatore, che in spagnolo spiega, pulendolo e mostrando il contenuto, quanto trovato dentro al pesce. “Gli effetti delle microplastiche sulla salute dell’uomo sono ancora da determinare. Nel frattempo, però, questi frammenti continuano a inquinare i nostri mari, uccidere animali ed entrare nella nostra catena alimentare. Ferma l’inquinamento da plastica!”, è l’appello lanciato da Marevivo onlus, l’associazione che per prima ha condiviso le immagini su Facebook.