Rubavano ricette mediche per poi falsificarle e ottenere dalle farmacie medicinali dopanti a base di Somatropina, noto anche come l’ormone della crescita, da rivendere ad appassionati di body building. La truffa al Sistema sanitario nazionale è stata scoperta dai carabinieri del Nas impegnati nell’operazione “Grecale“, che hanno smantellato un’organizzazione criminale attiva nelle province di Milano, Genova e Lecco. Mercoledì mattina i militari hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione delle misure cautelari nei confronti di nove persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata alla truffa: due misure di custodia cautelare in carcere, sei obblighi di dimora nel comune di residenza con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e infine un obbligo di dimora insieme all’interdizione dal pubblico servizio per sei mesi.
Le indagini erano scattate alla fine del 2018 dopo la segnalazioni di alcune farmacie di Milano e Monza: i militari sono così riusciti a individuare l’organizzazione che gestiva il commercio illegale di Somatropina, “il cui uso improprio – spiegano i Nas – è molto diffuso nelle palestre della Lombardia tra gli atleti amatoriali per incrementare rapidamente la massa muscolare”.
Le indagini avevano già consentito al personale del Nas di Milano di arrestare, in flagranza di reato, una persona incensurata per illegale possesso di armi e munizioni, e denunciare in stato di libertà altre sei persone, sorprese mentre consegnavano nelle farmacie le ricette falsificate. Oltre che sequestrare un vero arsenale: una pistola Smith & Wesson calibro 38 mm special, 11 cartucce per pistola calibro 38, una pistola scacciacani Brixia Arms modello 92 e calibro 8 mm priva di tappino rosso, 37 cartucce per pistola scacciacani e un pugnale tipo militare lungo 21 cm di cui 11 cm di lama con dorso a sega. Ma anche 100 ricette rosse rubate, alcune già contabilizzate nei flussi della Regione Lombardia per il successivo rimborso, con un danno al Servizio sanitario nazionale quantificato di almeno 60mila euro, solo per l’anno 2018. Nei confronti di 4 soggetti è stato disposto anche il sequestro preventivo di beni, con il relativo sequestro di 5 conti correnti bancari dal valore totale di 20mila euro.