Salgono a 17 le vittime del nuovo coronavirus cinese: tutti registrati nella provincia di Hubei dove si trova la città-focolaio di Wuhan. Intanto i casi accertati in tutto il Paese hanno superato i 500 e aumentano anche quelli fuori dal Paese: il virus è stato intercettato per la prima volta anche a Hong Kong, a Macao e negli Stati Uniti, dove un 30enne è stato ricoverato in isolamento al Providence Regional Medical Center di Everett, nello stato di Washington. Le sue condizioni sono stabili. Era appena tornato Wuhan, il focolaio dove si è diffuso il virus.
L’uomo, che era entrato in ospedale per polmonite la scorsa settimana, avrebbe detto però di non essere stato nel mercato centrale della città cinese, dove sono messi in vendita pesci ed animali selvatici, considerato l’origine del virus. Fonti al Washington Post precisano che l’uomo è arrivato negli Usa la scorsa settimana prima dell’avvio da parte delle autorità sanitarie federali di controlli sui viaggiatori in arrivo dalla città cinese di Wuhan, focolaio dove si è diffuso il virus, negli aeroporti internazionali di Los Angeles, San Francisco e New York. Smentito invece il possibile caso a San Pietroburgo, in Russia.
La notizia del primo caso di contagio a Hong Kong è stata riportata da Bloomberg citando Cable TV: il paziente, che si trova in isolamento in ospedale, era arrivata da Wuhan su un treno ad alta velocità. Anche la regione di Macao ha annunciato il primo caso accertato del coronavirus: una imprenditrice di 52 anni arrivata domenica in treno dalla vicina città di Zhuhai. “Una serie di test ha dimostrato che era positiva al coronavirus e che aveva sintomi di polmonite”, ha detto ai giornalisti Lei Chin-lon, capo del dipartimento della salute di Macanan. La donna era rimasta al New Orient Landmark Hotel con due amiche, sotto sorveglianza medica dopo il suo ricovero. Per correre ai ripari, la prima misura è stata l’obbligo per tutti gli impiegati dei suoi casinò di indossare una maschera: unica area in tutta la Cina in cui è consentito il gioco d’azzardo, l’ex colonia portoghese attira ogni anno milioni di turisti dalla Cina continentale. E con l’inizio di una vacanza lunare di Capodanno in pochi giorni, la città situata sull’estuario del fiume Pearl si sta preparando a un grande afflusso di visitatori. Mentre in Thailandia sale a quattro il numero complessivo di persone contagiate, dall’Australia arriva la conferma che il paziente ricoverato con una polmonite sospetta non è un caso di coronavirus. Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso di proseguire anche giovedì l’esame della situazione prima di stabilire se il nuovo coronavirus scoperto in Cina è un’emergenza di salute pubblica di livello internazionale.