Mafie

Foggia, 10 interdittive antimafia: colpite ditte del settore ittico e delle scommesse. Il prefetto Grassi: “Dobbiamo prosciugare la zona grigia”

I provvedimenti amministrativi hanno colpito in particolare due centri del Foggiano, Manfredonia e Cerignola, dove negli scorsi mesi entrambe le amministrazioni sono state sciolte per ritenute infiltrate dai clan, nonché una ditta di Vieste. L'ex capo dello Sco: "Le attività commerciali ed imprenditoriali devono essere scevre da condizionamenti mafiosi. Si vuole una libertà di impresa pulita"

Dieci interdittive antimafia per “prosciugare il bacino di riferimento” della ‘zona grigia’. Il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, stanga le aziende che, sulla base di risultanze e accertamenti investigativi, ritiene in ‘odor di mafia’. I provvedimenti amministrativi hanno colpito diversi settori economici in due centri del Foggiano, Manfredonia e Cerignola, dove negli scorsi mesi entrambe le amministrazioni sono state sciolte per ritenute infiltrate dai clan, nonché una ditta di Vieste.

A Manfredonia Grassi ha emesso la misura nei confronti della Gl Itticoltura e la Marittica srl, entrambe attive nel settore ittico, la Divine Whims, ritenuta riconducibile al presunto favoreggiatore dell’omicidio di Giuseppe Silvestri, pregiudicato assassinato a Monte Sant’Angelo nel marzo 2017, oltre alla Cinfo srl che è riconducibile, come scrive l’Immediato.net, a Luigi Palena, arrestato nell’operazione che ha portato in carcere Giovanni Caterino, ritenuto dagli inquirenti il basista della strage di San Marco in Lamis. Nonché la ditta individuale Brigida Matteo, distributore di carburanti con annesso bar.

Quattro le attività colpite a Cerignola: si tratta dell’impresa individuale Antoniello Mauro, settore abbigliamento, la M. Petroli srls che commercializza carburante al dettaglio, l’internet point e centro scommesse Mondo Games Srls e la Tradecenter srls, ditta che si occupa della vendita di motoveicoli e auto. Grassi ha inoltre emesso un’interdittiva nei confronti della Moviland scarl di Vieste che si occupa di movimento terra.

“Dobbiamo prosciugare il bacino di riferimento della cosiddetta ‘zona grigia’ – ha detto il prefetto Grassi, ex capo dello Sco della Polizia – Le attività commerciali ed imprenditoriali devono essere scevre da condizionamenti mafiosi. Si vuole una libertà di impresa pulita”. Allo stesso tempo, ha aggiunto il prefetto di Foggia, “bisogna impedire alle organizzazioni criminali di penetrare i settori della pubblica amministrazione per garantire il buon andamento della stessa. Pertanto, il pericolo che ciò possa accadere mi ha indotto ad adottare questi provvedimenti amministrativi”.