Speculazioni e sospetti, accanimento e tentativi sistematici di violazioni della privacy si intrecciano a notizie avvolte dal mistero. Non c’è pace per Michael Schumacher. Tra speranze e illusioni continuano con regolarità ad aggirarsi voci incontrollate sullo stato di salute e le condizioni del campione tedesco di F1, da sei anni impegnato in una riabilitazione quantomai complessa successiva all’incidente sugli sci subito il 29 dicembre del 2013 sulle nevi francesi di Meribel da cui non ha più ripreso conoscenza. Dall’Inghilterra, attraverso il tabloid ‘Mirror’, circola la notizia che un pacchetto di fotografie scattate senza alcuna autorizzazione a Ginevra, all’interno dell’abitazione del campione tedesco di F1, sarebbe stato offerto per un milione di sterline. Il giornale britannico definisce “macabri” questi scatti in cui si mostrerebbe Schumi sdraiato a letto, in una delle stanze della villa sul lago di Ginevra, trasformata in un centro di cura ad alta tecnologia, completamente inaccessibile e blindata. La moglie Corinna si sarebbe subito rivolta ai suoi avvocati e alla polizia per impedire la pubblicazione delle foto e bloccare la persona che avrebbe scattato furtivamente queste immagini.
I legali della famiglia insistono sul fatto che quanto avvenuto viola la privacy di Schumacher. La sua manager Sabine Kehm, riferisce sempre il ‘Mirror’, ha sottolineato che “la salute di Michael non è un problema pubblico, e quindi non commenteremo”. La torbida vicenda non fa che alimentare il mistero sulle reali condizioni del ferrarista. Lo stesso tabloid cita anche le dichiarazioni di un neurochirurgo, secondo il quale le condizioni di Schumacher sarebbero peggiorate negli ultimi anni parlando di “struttura organica, muscolare e scheletrica molto alterata e deteriorata” a causa del trauma cerebrale subito. In un raro aggiornamento sullo stato di salute dell’ex ferrarista, poco prima del sesto anniversario dell’incidente, Corinna aveva affermato che “le cose grandi iniziano con piccoli passi” diffondendo ottimismo tra i fans del campione. In realtà le condizioni di Schumi sono ignote: sei anni fa il bollettino medico parlò di danno assonale diffuso al cervello.
Da allora le informazioni sono state rarissime e non ufficiali. A settembre Schumi venne trasportato all’ospedale Pompidou di Parigi per essere sottoposto ad un trattamento con le cellule staimali per ottenere quella che tecnica,mente viene definita un’azione anti-infiammatoria sistemica”. Per il resto buio e mistero. Come quello che avvolge la vicenda sulle presunte cartelle cliniche di Schumi trafugate nell’agosto del 2014 da un uomo, funzionario della Rega, l’azienda del trasporto medico della Svizzera, che si sarebbe poi impiccato in una cella di Zurigo. Un episodio degno di una spy-story senza fine.