Cristiano Ronaldo per Matteo Salvini. Terence Hill per Nicola Zingaretti. La polemica sullo spot di Porta a Porta a favore della Lega andato in onda nell’intervallo di Juventus-Roma sarà sanata dalla Rai con la concessione di uno spazio dedicato al Partito democratico durante la puntata odierna di Don Matteo. Stesso orario, stesso canale, ma protagonisti diversi. Di “immediato atto riparatorio” ha parlato il direttore di Rai1, Stefano Coletta, che deciso in tal senso dopo aver “preso atto dell’ammissione di responsabilità da parte di Bruno Vespa“. Coletta – si legge in una nota di Rai1 – “ha accolto la proposta del giornalista di un immediato atto riparatorio al fine di garantire un rigoroso riequilibrio”. In cosa consisterà l’atto riparatorio? La spiegazione direttamente dal comunicato della Rai: “Durante il primo break della fiction ‘Don Matteo’ il segretario del Pd Nicola Zingaretti risponderà questa sera al medesimo quesito posto al segretario della Lega nel corso del promo trasmesso ieri in modo che la durata complessiva degli interventi di Zingaretti sia pari a quello di Salvini”.

Dopo le accuse dem alla Rai e a Bruno Vespa, del resto, era stato lo stesso giornalista ad ammettere l’errore e a proporre una soluzione riparatoria. In una nota diffusa mezz’ora dopo la mezzanotte, il conduttore di Porta a Porta ha scritto: “Secondo le tradizioni di ‘Porta a porta’ martedì 21 e mercoledì 22 Nicola Zingaretti e Matteo Salvini sono stati nostri ospiti entrambi per 53 minuti – ha raccontato Vespa – Identico tempo in video e in voce abbiamo dato a Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, non trascurando di dar brevemente voce anche alle liste minori. Gli spot con Zingaretti e con Salvini – ha spiegato – sono andati entrambi in onda nell’intervallo delle partite di Coppa Italia“. Dopo la spiegazione, però, Vespa ha ammesso l’errore: “Per una svista della redazione, di cui mi assumo come sempre la responsabilità – ha sottolineato – il tempo di parola di Salvini è stato maggiore di quello di Zingaretti (che ha condiviso lo spazio con Giorgia Meloni) e di maggiore impatto politico. Proporrò alla direzione di Raiuno – ha annuncianto – di riequilibrare le posizioni giovedì 23 nello spot di Porta a porta che andrà durante ‘Don Matteo’. La rete provvederà al riequilibrio“. La proposta di Vespa è stata accolta dai vertici della Rai e la situazione dovrebbe essere sanata. In termini di ascolti, infatti, i quarti di finale di Coppa Italia e la puntata settimanale di Don Matteo attirano più o meno lo stesso numero di spettatori, anche se con fasce d’età e interessi presumibilmente differenti. La conferma arriva dai numeri. Nella serata di mercoledì 22 gennaio, ad esempio, la sfida dei quarti di finale tra Juventus e Roma è stata vista da oltre 6,5 milioni di spettatori, pari al 24.9% di share. Giovedì 16 gennaio, invece, la fiction con Terence Hill e Nino Frassica è stata vista da poco più di 6,1 milioni di spettatori, con uno share del 26.7%. Insomma: si parla grossomodo della stessa fetta di pubblico.

Fine della polemica? Sembrerebbe proprio di sì. Perché nonostante le ulteriori accuse della maggioranza, dopo l’annuncio ‘riparatorio’ della Rai il segretario del Pd Zingaretti ha cercato di buttare acqua sul fuoco: “Mi sembra che la Rai abbia riconosciuto che è stato fatto un errore, quindi è stata giusta la denuncia“. E il diretto interessato? Matteo Salvini ne ha parlato durante un comizio elettorale a Modena: “Mica mi occupo degli spot in onda o dei palinsesti Rai, per qualsiasi cosa è sempre colpa mia” ha detto il leader del Carroccio, che poi rivolgendosi al presidente della Regione Emilia-Romagna ha aggiunto: “Bonaccini si lamenti col Pd per la programmazione Rai. Li hanno appena nominati loro, io sono all’opposizione”. Poi l’attacco finale: “Ormai gli attacchi del Pd sono contro Bruno Vespa che mi ha intervistato ieri sera, contro Red Ronnie che ha osato dire che vota Lega. E da ieri – ha concluso Salvini – alcuni scemi di sinistra stanno insultando Sinisa Mihajlovic solo perché ha detto che voterà Lega…”.

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