Va a caccia di Pokemon e perde 65 chili: la storia di Tommy Monkhouse
Tommy Monkhouse è uno studente dell’università di Greenwich che ama i videogiochi e ha l’hobby di fare il cosplayer, ovvero travestirsi da personaggio dei fumetti o dei film. Ma non ha sempre avuto una vita facile poiché, più volte, è stato vittima di bullismo e scherno a causa del suo peso
Per perdere peso, rimettersi in forma e superare le proprie paure del giudizio altrui si corre sul tapis roulant, si fanno corsi in palestra o si seguono regimi alimentari. Un giovane studente inglese ha scoperto un nuovo metodo, sicuramente più divertente: dimagrire di 65 chili camminando per la città ad inseguire Pokemon. Tommy Monkhouse è uno studente dell’università di Greenwich che ama i videogiochi e ha l’hobby di fare il cosplayer, ovvero travestirsi da personaggio dei fumetti o dei film. Ma non ha sempre avuto una vita facile poiché, più volte, è stato vittima di bullismo e scherno a causa del suo peso. Un giorno un amico gli ha consigliato Pokemon Go, il videogioco con cui, grazie alla realtà aumentata geolocalizzata con il GPS, si inseguono e si cacciano i Pokemon all’aria aperta.
Tommy soffriva e faticava a riconoscersi nel proprio aspetto, così l’amico glielo ha suggerito come metodo per provare a dimagrire dal momento che il gioco porta a camminare in lungo in largo per trovare sempre più creature da conquistare. E così Tommy ha fatto: partendo da passeggiate di venti minuti è arrivato a stare sulle gambe anche per più di tre ore e le sue uscite alla ricerca di Pokemon sono diventate il suo allenamento quotidiano. Ci ha preso gusto e nel giro di un anno è riuscito a rimettersi in forma e a perdere oltre 60kg, recuperando una forma perfetta e anche la propria felicità. Tommy ha documentato su Instagram la propria avventura dichiarando con emozione che ora ha conquistato “una paura basata su qualcosa per cui molte persone sono giudicate, cioè andare senza maglietta!”.
Oltre ai Pokemon e alla serenità, Tommy Monkhouse ha conquistato anche il web con le sue parole: “E per questo quando ho iniziato a perdere peso, volevo promuovere la positività del corpo! Potrei non essere sicuro ancora ma ci arrivo! E questo è il primo passo, mostrando il supporto e la comunità che si sostengono a vicenda attraverso tutto questo dramma, dimostra che tutti possiamo affrontarlo insieme!”.