Un'assenza improvvisa e apparentemente immotivata quella di Choupette, che ha messo in allarme anche il New York Times, che ha dedicato l'apertura della sua sezione Style proprio al "giallo" della gatta di Lagerfeld
A.A.A. gatta ereditiera cercasi. Da qualche tempo sui social non c’è più traccia di Choupette, la gatta di Karl Lagerfeld che ha ereditato tutto il patrimonio dello stilista di Chanel scomparso un anno fa. Superba micia di razza birmana, con un foltissimo pelo bianco candido, occhi azzurro ghiaccio e il portamento superbo, Choupette era diventata una celebrità quasi quanto il suo padrone, che la trattava come una figlia. Basti ricordare che la gatta aveva ai suoi “ordini” una governante, una guardia del corpo, un medico e un cuoco che le cucinava pietanze dedicate, oltre ad ovviamente un portavoce che curava la sua immagine. Lei, prima attivissima sui social dove postava molti scatti che la immortalano nella vita quotidiana, da qualche tempo non solo non dà più sue notizie ma addirittura sono spariti dal suo profilo Instagram tanti post che la ritraevano assieme al padrone, tra jet privati e trasportini personalizzati firmati Luis Vuitton, e così i fan hanno iniziato a preoccuparsi.
Un’assenza improvvisa e apparentemente immotivata quella di Choupette, che ha messo in allarme anche il New York Times, che ha dedicato l’apertura della sua sezione Style proprio al “giallo” della gatta di Lagerfeld. Il quotidiano newyorkese ha raggiunto Lucas Bérullier, il suo portavoce, che ha tenuto a rassicurare tutti: Choupette appare meno sui social ma sta benissimo e ogni tanto riappare dal suo agente per qualche seduta di foto. Così il Nyt ipotizza che il motivo della sua “scomparsa” da Instagram potrebbe essere un altro: una cautela legale dal momento che gli avvocati di Lagerfeld sono ancora al lavoro sulle pratiche di successione, per trasferire appunto tutta l’eredità dello stilista di Chanel nelle “tasche” della gatta.
Meglio quindi non dare troppo nell’occhio, prima che a qualche malintenzionato venga in mente di rapirla e chiedere un riscatto a svariati zeri. In ogni caso, il suo portavoce ha tenuto a rassicurare sul fatto che la micia possiede un conto in banca personale – intestato proprio a lei – per le spese quotidiane e le evenienze. E poi, diciamolo, a vederla così serafica, acciambellata sul suo divano, sembra proprio che l’eredità sia l’ultimo dei suoi pensieri.