Le sue cose sono state ritrovate vicino al tempio di Selonding, nel villaggio di Pecatu, e poco distante dalla scogliera di Uluwatu c'era anche la sua moto: tutti gli indizi hanno fatto subito pensare che si trattasse di suicidio ma dopo quattro giorni di ricerche nella zona la polizia non è ancora riuscita a individuare il suo cadavere
Una lettera d’addio per la fidanzata e un borsone abbandonato su una scogliera a picco sul mare. Sono queste le ultime tracce lasciate dal giovane imprenditore britannico Ryan Roth, scomparso da lunedì a Bali. Le sue cose sono state ritrovate vicino al tempio di Selonding, nel villaggio di Pecatu, e poco distante dalla scogliera di Uluwatu c’era anche la sua moto: tutti gli indizi hanno fatto subito pensare che si trattasse di suicidio ma dopo quattro giorni di ricerche nella zona la polizia non è ancora riuscita a individuare il suo cadavere. Così, quello che in un primo momento sembrava un gesto estremo con il passare delle ore cambia contorni: come riferisce il Sun, dalle indagini è emerso che Roth è accusato di truffa in Australia e anche in altri Paesi ci sono denunce a suo carico, motivo per cui gli investigatori iniziano a pensare che si tratti di un finto suicidio inscenato dall’imprenditore per far perdere le proprie tracce e rifarsi una vita con una nuova identità.
“Ancora non sappiamo con certezza se è caduto, si è suicidato o se è fuggito in un luogo sicuro“, ha fatto sapere il capo della polizia di South Kuta, Yusak Agustinus Sooai. Anche Hari Adi Purnomo, capo del gruppo di ricerca Denpasar, ha spiegato a 9News che “abbiamo esaminato tutte le procedure, ma sul campo, in realtà, non abbiamo trovato il suo corpo o segni che possano far pensare a una sua caduta dalla scogliera“, che ha un’altezza di oltre 500 metri.
Nel borsone abbandonato da Ryan Roth sono stati ritrovati una bottiglia di alcol, un casco e una lettera per la fidanzata: “Mi dispiace Alice. Sono l’uomo di cui ti sei innamorata, ma certe cose che ho fatto in passato potrebbero farti sentire che sono uno sconosciuto. Io ti amerò sempre. Niente di tutto questo è colpa tua. Il tuo vecchio”. Contattata dalla polizia, la ragazza ha raccontato di non aver avuto problemi con lui e di non sentirlo da giorni.
Intanto, emergono dettagli sul passato del giovane imprenditore britannico: secondo quanto riferisce il Daily Mail, nel 2008 la polizia australiana lo aveva indagato per frode. “A seguito di una denuncia di frode online del 2008 che avrebbe coinvolto un uomo che all’epoca aveva 27 anni, gli agenti della città di Sydney hanno condotto un’indagine. Gli investigatori devono ancora formalmente parlare con l’uomo che ha lasciato il Paese”, ha spiegato un portavoce della polizia del Nuovo Galles del Sud.
Non solo, il tabloid britannico riferisce anche di come su un sito che si occupa di smascherare truffe ci siano molte segnalazioni di utenti che denunciano Roth, sostenendo che si faceva chiamare “Ryan Flynn” e che avrebbe truffato molte persone tra Stati Uniti, Australia e Francia “usando il travestimento di un ente di beneficenza per la tratta di minori”. Sul suo sito web, Ryan Roth si presenta come un uomo d’affari laureato in giurisprudenza e psicologia, che ha fondato la sua prima società a 11 anni.