Cultura

Lo Scaffale dei Libri, la nostra rubrica settimanale: diamo i voti da Kyto Aya agli scrittori in fuga vero Canada, Messico, e… Berlino

di Davide Turrini

The Passenger - 4/4

“Ich bin ein berliner”. Chi oggi nel 2019 non ha ancora visitato Berlino? Ehi, tu, proprio tu, che hai sempre storto il naso. Tu che ancora aneli a Londra (tanto c’è la Brexit, e aria) o alla periferia parigina (tanto c’è sciopero ad oltranza e rischi davvero due manganellate) sappi che non aver ancora vagato per Berlino, magari d’inverno, è un delitto di lesa maestà della congrega dei perditempo. Un punto di vista originale che potrebbe accompagnarvi finalmente nel tour berlinese ve lo offre il volume su Berlino della collana The Passenger di Iperborea. La magia di questo libello, come di tutti i numeri precedenti della collana, è proprio quella di concentrare in un albo alto e stretto, ruvido e flessuoso nella copertina, una serie si brevi saggi, inchieste, approfondimenti, reportage sull’antropologia e sulla storia della città esaminata. Per Berlino, Iperborea offre, ad esempio, una sinuosa esplorazione sulla non autenticità di mezza capitale tedesca. Cosa è autentico a Berlino, si chiede Thibaut de Ruyter al centro del volume nel capitolo Alta infedeltà che ha proprio come emblema iconografico il farlocco Checkpoint Charlie. Ma anche il racconto sul cantiere show di Potsdamer Platz o l’area dismessa del Tempelhof meritano un loro spazio necessario per capire il prodigio urbanistico e culturale di una città in perenne mutazione, ma costantemente imponente nel suo dilatarsi nello spazio e nella natura. The Passengers – Berlino andrebbe assaporata in uno di quei caffè che si possono scovare per caso come l’intima Gasthaus Kastanie, poco prima dello Schloss Charlottenburg dove si può rimanere un giorno intero a gozzovigliare. Come direbbe Walter Benjamin: una lettura per veri flaneur. Voto: 7 e mezzo

The Passenger - 4/4
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