Ospite di Caterina Balivo, l'attrice ha dovuto assegnare un'emoticon al collega Paolo Villaggio e ha scelto una associabile all'aggettivo “cattivello”. “Come tutte le persone estremamente intelligenti, era un po' cattivello. Anche io sono cattivella (ride, ndr)”, ha raccontato. Così Anna Mazzamauro ha svelato alcuni retroscena del loro rapporto, non certo idilliaco: “Lui aveva la cattivella abitudine di mettere a disagio gli altri.
Fantozzi e la Signorina Silvani, fuori dal set, non sono mai stati amici. Lo ha svelato l’attrice Anna Mazzamauro, che in tutti i film della saga ha interpretato il ruolo della segretaria “diversamente bella”. Ospite di “Vieni da Me”, l’attrice ha dovuto assegnare un’emoticon al collega Paolo Villaggio e ha scelto una associabile all’aggettivo “cattivello”. “Come tutte le persone estremamente intelligenti, era un po’ cattivello. Anche io sono cattivella (ride, ndr)”, ha raccontato.
Così Anna Mazzamauro ha svelato alcuni retroscena del loro rapporto, non certo idilliaco: “Lui aveva la cattivella abitudine di mettere a disagio gli altri. La cosa che mi ha dato un po’ fastidio, ed è per questo che è stato un po’ cattivello, è che una volta gli ho chiesto: “Senti, ma come mai, nonostante abbiamo lavorato tanti anni insieme, siamo solo conoscenti e non siamo riusciti a essere amici?”. Lui mi ha risposto: “Perché io frequento soltanto gli attori di successo e ricchi”. L’ultima volta che ci siamo visti ho preso dalla mia borsa un libretto degli assegni e gli ho detto: “Ti dispiace controllare se possiamo diventare amici?”. Se poi abbiamo mai cenato assieme? Mai, perché poi avrebbe dovuto pagare lui”.
La carriera di Anna Mazzamauro è proseguita tra cinema e teatro, dove attualmente porta in scena lo spettacolo “Belvedere – Due donne per aria” con Cristina Bugatty. Il ruolo della Signorina Silvani, lo ammette, le è sempre rimasto un po’ stretto. “A me soltanto parlare di Fantozzi fa venire in mente la Signorina Silvani. “Che palle”. Quelle di Natale, ovviamente, a quelle alludevo. Questa Signorina Silvani incombe su di me e sembra quasi che la gente venga a vedermi a teatro per quello. Si aspettano soltanto di ridere. Quando mi chiamano per gli spettacoli, mi chiedono sempre: “Ma si ride?”.