Quando sei il videoblogger più fico d’Europa (non dico della Terra per modestia), la vita ti pone continuamente dei quesiti, anche crudeli come questi: le persone mi seguono solo perché sono affascinante o anche per la mia indiscutibile intelligenza? Lo stereotipo bello e stupido non è facile da estirpare, in più se ci aggiungete il carisma della personalità e del cervello, i maschi non sanno più cosa fare per difendersi e iniziano a denigrarti, e le femmine non potendoti avere si divertono a dileggiarti, è veramente dura essere Ricky Farina. Esco di casa e mi sento gli occhi addosso, vedo stupore e punti interrogativi negli occhi di chi mi incrocia: chi sarà mai questo signore? Si domandano. Avvertono l’elettricità della creatività che emana da me a ogni passo e ogni gesto, anche il più casuale.

I lettori del Fatto online non si capacitano: un blog intimista che cosa c’entra su un quotidiano di informazione? Se non sentono parlare di Conte, Salvini o Renzi, solo per citarne alcuni, si sentono smarriti. Non ci arrivano proprio a capire che il mio blog non è intimista, anzi, è il blog più politico che ci sia, proprio perché continua a dare l’unica notizia che valga la pena di essere data: l’io è il vero mistero dell’esistenza. Una persona pienamente consapevole della propria unicità e del rischio che ne consegue, non potrebbe più votare Lega o Cinquestelle o chi per loro, sarebbe impossibilitato per cause ontologiche di primaria importanza: il rispetto della propria verità.

Ecco perché seguendo Ricky Farina non si diventa anarchici ma semplicemente veri. Sono commosso, profondamente commosso. Il pensiero che questo mio esercizio quotidiano dell’unicità possa illuminare anche altre vite, mi rende felice, direi: gioioso.

Venite a me, cari lettori, non potrò darvi ciocche dei miei capelli perché sono calvo, ma vi darò molto altro, e oltre e altro e oltre e altro. Con me l’orizzonte diventa una cicatrice d’estasi. Dovete solo abbandonare quella diffidenza che vi fa dire: ma chi è questo? Chi si crede? Io mi credo Nessuno, proprio come Ulisse, e vi porterò oltre le colonne d’Ercole della vostra diffidenza. Del resto, c’è qualcuno tra di voi che può dire di sapere ballare bene come me? Qualcuno può solo lontanamente pensare di avere il mio carisma? Non siate ridicoli, siate piuttosto felici. Felici come me, come chi vuole a tutti i costi raggiungere la radice della propria individualità, per poi donarla agli altri per un infuso di unicità e vertiginoso splendore.

Ci fa o ci è? Già vi sento. Autoironia? No, cari amici, no. Ma quale autoironia! Voi continuate a fare comunella sulla politica delle bazzecole: Renzi, Di Maio, Salvini, Conte. A me interessa solo Ricky Farina, cioè: la parte più vera di voi stessi. Ricky Farina è un segno, un sogno, un simbolo. Ripetete con me: a NESSUNO darò il potere di distrarmi da me stesso e dal mio cammino. Avete mica 10 euro? No, è che sto finendo i soldi…

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