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Morto Narciso Parigi, addio alla “voce” della Fiorentina: dalla sua “Canzone Viola” a “Quelli che il calcio” con Fabio Fazio

Le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime settimane e in occasione della partita con l’Atalanta in Coppa Italia, il 15 gennaio scorso, i tifosi della Curva Fiesole avevano esposto uno striscione di incoraggiamento con la scritta "Forza Narciso"

di F. Q.

È scomparso il cantante e attore Narciso Parigi, “voce” di Firenze nel mondo, stornellatore del repertorio storico fiorentino e nel cuore dei tifosi grazie all’inno della squadra di calcio “Canzone Viola – O Fiorentina” , da lui composta nel 1956. Aveva 92 anni, compiuti nel novembre scorso ed è morto nella sua casa sulle colline fiorentine, circondato dall’affetto della moglie Fiorella Allegrini e dei figli Daniela e Andrea. Le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime settimane e in occasione della partita con l’Atalanta in Coppa Italia, il 15 gennaio scorso, i tifosi della Curva Fiesole avevano esposto uno striscione di incoraggiamento con la scritta “Forza Narciso”.

Angelina”, “Prigioniero d’un sogno”, “Tango del mare”, “Io t’ho incontrata a Napoli” e “Terra straniera”: sono tutti titoli di canzoni che contribuirono a portare il repertorio fiorentino sotto i riflettori nazionali grazie all’interpretazione di Narciso Parigi. E’ stato la voce di riferimento per i grandi classici locali, come ”Mattinata fiorentina”, “Firenze Sogna”, “La porti un bacione a Firenze”. Per due volte ha partecipato al Festival di Sanremo.

Nato il 29 novembre 1927 a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, proprio in occasione del suo 92esimo compleanno, il paese natale gli aveva regalato a sorpresa una grande festa nel teatro comunale, con la consegna dell’onorificenza cittadina del “Premio Levriero Città di Campi” da parte del sindaco Emiliano Fossi e di Eleonora Ciambellotti, presidente del Consiglio comunale. Nel giorno dei suoi 90 anni, nella Sala della Musica della Fondazione Franco Zeffirelli, il sindaco di Firenze Dario Nardella conferì a Narciso Parigi l’onorazione del Fiorino d’Oro. Nato e cresciuto come artista negli anni ’40 e ’50, la sua voce divenne ben presto famosa tra quelle della radio e delle prime orchestre. Dall’esordio nel 1944 a Radio Firenze, ben presto Parigi è voce stabile dell’orchestre della Rai, sotto la direzione di celebri autori come Guido Cergoli, Nello Segurini e Francesco Ferrari. Nel 1955 lo accoglie il palco più famoso d’Italia, quello del Festival di Sanremo, dove porta “Incantatella” in coppia con Claudio Villa e ‘‘Ci ciu ci cantava un usignol”, insieme a Natalino Otto e i Radio Boys, che superò presto i confini delle attenzioni nazionali.

Presenza stabile in programmi precursori di tutti gli illustri formati televisivi, nel 1957 Narciso Parigi è tra i protagonisti di “Voci e volti della fortuna”, programma che anticipò “Canzonissima” e abbinato alla Lotteria di Capodanno. Nel 1960 in coppia con Luciano Rondinella vince il Festival internazionale di Firenze con “Rondini fiorentine” e nel 1962 torna sul palcoscenico sanremese con “Vita“, in coppia con Giorgio Consolini. La tivù lo ritroverà protagonista come ospite dal 1996 al 2004 nella trasmissione televisiva “Ci vediamo in tv” di Paolo Limiti ma anche poi a “Quelli che il calcio” con Fabio Fazio.

Numerosi i premi (come la Maschera d’oro nel 1958) ricevuti per una carriera che lo impegnò a lungo, tra tournée e trasmissioni televisive, anche negli Stati Uniti. Narciso Parigi ha inciso una cinquantina di dischi.

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