Presentata al Volvo Studio di Milano la prima auto a emissioni zero della casa svedese. Arriverà in Italia a fine 2020 ad un prezzo di 59.600 euro e, per il primo anno, ci sarà il rimborso dell’energia elettrica consumata
La XC40 è il modello di Volvo più venduto in Europa, con oltre 140.000 unità nel 2019 e, dopo la versione ibrida plug-in, arriva quella 100% elettrica. Costruita sulla piattaforma CMA, nata per le compatte della Casa svedese e già pronta per l’elettrificazione, ha un’autonomia di 400 km, grazie alle batterie agli ioni di litio da 78 kWh che possono essere ricaricate in modo rapido con le colonnine da 150 kW che raggiungono l’80% di carica in 40 minuti, altrimenti, con la carica da 11 kW in circa 7,5 ore fate il pieno. Sono posizionate nel centralmente sotto il pianale, con una distribuzione dei pesi 50:50.
Due motori elettrici da 150 kW uno all’anteriore e l’altro al posteriore, offrono i vantaggi della trazione integrale ed erogano complessivamente 408 Cv e 660 Nm di coppia, per uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,9” e una velocità massima di 180 km/h. L’auto pesa di più rispetto a quella a combustione ed è più stretta davanti e più larga dietro, inoltre in Volvo hanno provveduto a rinforzare il telaio e le sospensioni per renderla ancora più resistente agli urti. Al posto del motore c’è un piccolo bagagliaio anteriore da 31 litri che si aggiunge a quello posteriore da 413 litri. Rispetto alle altre XC40 ha la mascherina anteriore chiusa e, dove nelle altre c’è il tappo per il carburante, in questa c’è la presa di ricarica.
E’ dotata della funzione “one pedal drive” che, se selezionata nella guida in città permette di recuperare energia in modo ancora più massivo quando si frena. Tutto il sistema di infotainment è basato su Android, grazie ad una collaborazione con la casa di Mountain View che consente di avere integrato nell’auto il proprio profilo utente di Google Assistant, Google Play e Google Maps. Naturalmente se si è invece affezionati ai prodotti della “Mela” nulla cambia e l’infotainment funziona alla vecchia maniera.
La Volvo XC40 Recharge si avvicina alle modalità di utilizzo dei telefonini anche per quanto riguarda gli aggiornamenti, che saranno Over The Air (OTA) e non in concessionaria. Un concetto che stravolge il vecchio modo di pensare: l’auto che si ritira al momento dell’acquisto non è più la versione più moderna perché la macchina si evolve nel tempo, non è più statica ma in continuo miglioramento. Anche i sistemi di assistenza alla guida sono quelli di ultima generazione con un Pilot Assist evoluto che, in caso di inconvenienti, è capace di trovare un posto dove fermarsi in modo sicuro e al momento giusto.
Recharge per Volvo è una famiglia di vetture “alla spina”, elettriche e ibride plug-in: ne verrà presentato un modello all’anno fino al 2025, data entro la quale Volvo ha l’obiettivo di ridurre il carbon footprint del 40%. Una strategia ambiziosa che si propone di essere Climate neutral entro il 2040 e di portare al 50% la quota di vetture solo elettriche sul totale di vendite globali entro il 2025. Per farlo Michele Crisci, Presidente e AD di Volvo Cars Italia, spiega che la Casa di Goteborg non agirà solo sulla costruzione delle auto ma anche sui fornitori. L’impatto sull’ambiente di un’auto prodotta nel 2018, infatti, dipendeva dal 5% da attività produttive (che includono il trasporto), dal 59% dalle emissioni che l’auto produce e per il 36% dalla catena dei fornitori. Per questo motivo in Volvo presteranno molta attenzione alle scelte fatte dalle aziende che collaborano con loro in termini di attenzione alla sostenibililtà.
Se nel 2019 sono state vendute 46.000 auto plug-in hybrid, il 20% di tutte le auto Volvo vendute in Europa, la casa svedese è pronta a produrne di più per quest’anno. Anche perché per raggiungere la soglia dei 95 g/km di CO2, necessaria per evitare le multe dall’Europa, bisognerà venderne il 20-22% in più, come spiega sempre Crisci. Se, da un punto di vista della capacità produttiva è tutto a posto, è necessario stimolare le vendite anche dal lato dei consumatori. Per farlo in Volvo stanno preparando il “one year cashback”, un modo per rimborsare ai clienti l’elettricità comprata per ricaricare la macchina nel corso del primo anno. Grazie all’app di Volvo on call si registrerà quanta elettricità è stata ricaricata e consumata e ne verrà rimborsato il costo per il primo anno. Un’altra modalità che Volvo raccoglie dal mercato delle vendite online che si aggiunge al Care by Volvo, ugualmente utilizzabile anche per la Volvo XC40 Recharge.
Tecniche che stanno dando ragione alla Casa visto che il 2019 è stato il sesto anno consecutivo di record con 705.000 unità vendute nel mondo, di cui 364.000 in Europa. La Cina, con 150.000 auto è la Nazione unica dove si vendono più Volvo mentre l’Italia, con 22.000 unità ha fatto registrare il miglior risultato degli ultimi 20 anni. Oeìra l’obiettivo per il nostro Paese è raddoppiare le plug-in hybrid, portandole a 3-4.000 esemplari per il 2020. L’Italia però è indietro per quanto riguarda l’infrastruttura per l’elettrificazione e, per questo motivo, non sarà favorita nella distribuzione della nuova XC40 Recharge che sarà venduta prima in Norvegia, Olanda, Stati Uniti e Francia. Da noi arriverà solo alla fine di quest’anno, al massimo a gennaio 2021, con un prezzo che partirà da 59.600 euro.