Domenica 26 gennaio è il giorno delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna e Calabria. Circa 5,5 milioni di elettori sono chiamati alle urne dalle 7 alle 23 per votare il nuovo presidente della giunta regionale: dovranno presentarsi alle urne con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Sia in Calabria che in Emilia Romagna non è possibile votare dall’estero, né per corrispondenza.
IL VOTO IN EMILIA ROMAGNA
Oltre 3,5 milioni di cittadini saranno chiamati al voto per eleggere il presidente della Regione e i componenti dell’Assemblea legislativa. Sono 7 i candidati in corsa per la presidenza, appoggiati da 17 liste (più 6 rispetto al 2014): per il centrosinistra l’attuale presidente Stefano Bonaccini, per il centrodestra Lucia Borgonzoni, per il Movimento 5 Stelle Simone Benini, per il Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità Domenico Battaglia, per il Partito Comunista Laura Bergamini, per Potere al Popolo Marta Collot e per Altra Emilia Romagna Stefano Lugli.
L’elettore ha a disposizione diverse modalità di voto: può esprimere il proprio consenso solo a favore di una lista tracciando una croce sul simbolo e così facendo il voto si estende anche al candidato presidente sostento dalla lista. Oppure può votare solo per un candidato presidente. Ma anche: può votare per un candidato alla carica di presidente e per una delle liste a lui collegate. In Emilia Romagna è possibile anche un voto disgiunto: il cittadino può mettere una croce sul candidato presidente e per una delle altre liste a lui non collegate. Infine: l’elettore può scrivere sulle righe a disposizione della scheda uno o due voti di preferenza per un candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome (o il cognome e nome) del candidato o dei due candidati compresi nella stessa lista. In caso di espressione di due preferenze esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Vince il candidato presidente che otterrà più voti. Oltre al governatore in Emilia Romagna si sceglieranno i 49 consiglieri regionali: sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che supereranno il 3% dei consensi. Possono però entrare in consiglio anche le liste sotto lo sbarramento del 3% purché il presidente collegato abbia superato il 5%.
LA SFIDA IN CALABRIA
Sono circa un milione e 800 mila gli elettori aventi diritto al voto nella Regione. In Calabria a sfidarsi per la carica di governatore sono per il Movimento 5 Stelle Francesco Aiello, per il centrosinistra Filippo Callipo, per il centrodestra Jole Santelli e per le tre liste civiche Tesoro Calabria, Calabria Pulita e Calabria Libera Carlo Tansi. L’elettore calabrese può esprimere due consensi: uno per il candidato presidente e uno per una lista provinciale. Anche in Calabria è possibile votare per il solo candidato presidente, segnando una croce solo sul nome del candidato. Se invece si vuol votare anche una lista collegata, è necessario tracciare un segno anche sul simbolo della lista. Terza opzione, l’elettore può scegliere anche di fare solo un segno su una delle liste: il voto verrà attribuito automaticamente anche al candidato presidente collegato. In Calabria, a differenza dell’Emilia Romagna, non è prevista la possibilità del voto disgiunto: ovvero, ogni l’elettore può esprimere il suo voto solo per il candidato alla carica di presidente collegato alla lista provinciale scelta. Non solo: il cittadino può esprimere una sola preferenza per un candidato della lista prescelta.
Diverso il sistema di voto rispetto a quello emiliano. Il candidato presidente che risulta secondo viene comunque eletto consigliere regionale: alle precedenti elezioni regionali del 2014 questa possibilità era stata esclusa in base a un’interpretazione della legge elettorale vigente, ma successivamente è stata ripristinata da una sentenza della Corte Costituzionale. Oltre al presidente della Regione, domenica verranno eletti 30 consiglieri. L’80% dei seggi (24) è ripartito proporzionalmente in 3 circoscrizioni: Cosenza (9), Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia (8), Reggio Calabria (7). Alla ripartizione dei seggi partecipano le liste che superano il 4% e le coalizioni di liste che ottengono oltre l’8%. I restanti 6 seggi sono assegnati alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi (ovvero 15 su 30) nel riparto proporzionale. Se la coalizione del presidente raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi.