Comunicò il suo addio all’Nba con una toccante lettera indirizzata direttamente alla pallacanestro. “Non importa cosa farò dopo, sarò sempre quel bambino con i calzettoni alzati, il cestino nell’angolo: 5 secondi sul cronometro, palla tra le mani 5… 4… 3… 2… 1…”. Nel 2015, Koby Bryant, la leggenda del basket morta in un incidente in elicottero, lasciò i parquet mondiali. Dopo cinque anelli, due trofei di miglior giocatore delle Finals e un titolo Mvp. Nella sua carriera il campione ha frantumato record su record: 81 punti in una sola partita, seconda miglior prestazione di sempre; 62 in tre quarti contro i Dallas Mavericks, che nello stesso arco di tempo ne segnarono 61; il 2 febbraio 2009 al Madison Square Garden arrivò a realizzarne 61, cosa mai riuscita davanti al pubblico più esigente degli Stati Uniti. Nel video le sue 10 migliori giocate
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione