La provincia in cui si è votato di più è Bologna (quasi 71%), quella in cui è la partecipazione è stata più bassa è stata Vibo Valentia. Tutti i dati
Affluenza alta, anche se non altissima in Emilia Romagna. Bassa in Calabria. Anche sotto il punto di vista della partecipazione al voto le due elezioni regionali in programma il 27 gennaio hanno avuto uno sviluppo molto diverso. In Emilia Romagna si è recato alle urne alle 67,67 per cento degli aventi diritto: si tratta del 30 per cento circa in più rispetto alle precedenti elezioni regionali del novembre 2014. La quota di partecipazione è la stessa delle Europee dello scorso anno ed è sostanzialmente in linea anche con quella del 2010, quando vinse Vasco Errani (voto poco più del 68%). In Calabria l’affluenza è stata del 44,32% in linea sia con il dato delle precedenti Regionali di 5 anni fa (44,16%) e delle Europee dello scorso anno (44,02).
In Emilia Romagna d’altra parte il movimento delle Sardine da una parte e il leader della Lega Matteo Salvini dall’altra hanno spinto da settimane alla partecipazione, fino a queste ultime ore. Le province emiliano-romagnole nelle quali la partecipazione è stata più alta sono state nell’ordine Bologna (70,98), Ravenna (69,7), Modena (69,1) e Reggio Emilia (67,9), tutte zone in cui peraltro anche nella tornata delle Europee 2019 il centrosinistra aveva tenuto di fronte all’avanzata della Lega. La provincia emiliana in cui si è votato di meno è stata quella di Piacenza (62,9).
In Calabria le province in cui l’affluenza è stata più sono state Catanzaro (45,01), Cosenza (44,73) e Reggio Calabria (44,63). La zona in cui si è votato di meno è stata quella di Crotone (40,85).