Villetta con ospiti

Restiamo sulla sponda crime, accompagnati dall’umano cerbero Ivano De Matteo nel suo Villetta con ospiti. Il suo noir, scritto in tandem con Valentina Ferlan, propone una confezione visivamente geometrica, hitchcockiana, dai contrasti armoniosi tra toni caldi e algidi, e un’ambientazione nella provincia del nord più borghese e socialmente cannibale, razzista.

Una notte disgraziata, un omicidio accidentale in una villa di benestanti, il piano per aggiustare le cose e i personaggi calamitati intorno all’evento infausto sono la rappresentazione di una lotta di classe selvaggia che, a stilettate d’ipocrisia, li mostra da una parte come incarnazioni dei peccati capitali, dall’altra come animali del bosco che, a pochi passi dal luogo dei fatti, vede scoiattoli, cervi, lupi e cacciatori giocare alla vita e alla morte tra i colori dell’autunno.

Il cast è ricchissimo, la storia corale. Potrebbe spiccare il marito arricchito (Marco Giallini), come il poliziotto (Massimiliano Gallo), ma pesano ugualmente il prete (Vinicio Marchioni) e la moglie borghese (Michela Cescon). Bella rivelazione l’esordiente Monica Billiani e grandi conferme: la Palma d’Oro nel 2012 Cristina Flutur e Bebo Storti, che, da Mai dire Gol al suo teatro civile sull’Eternit, passa con classe cristallina a un personaggio meravigliosamente oscuro.

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