“La conoscenza è la via maestra del cambiamento. E la cultura dà la sveglia alla coscienza”. Con queste parole Don Luigi Ciotti, alla sede della Federazione nazionale della stampa italiana a Roma, lancia il progetto “Lavialibera”, una nuova rivista d’informazione bimestrale e un sito web con inchieste, con interviste, editoriali, inchieste e approfondimenti per parlare di lotta alle mafie. Per questo, sottolinea l’attivista che sarà anche direttore editoriale del periodico, “questo progetto deve essere di tutti noi”. Dopo un elogio alla magistratura impegnata, Don Ciotti ricorda che ancora ci sono “inquietanti zone d’ombra”, sottolineando che è quindi necessaria “una rivoluzione della politica, nel senso del servizio al bene comune”, per “risanare la democrazia malata”. In questo senso è importante l’uso delle nuove tecnologie e del multimediale, per “parlare a tutti”. “Bisogna saldare l’aspetto del contrasto criminale, con quello sociale, culturale, educativo e politico – conclude Don Ciotti – Necessaria è non solo la lotta alla mafia e alla corruzione, ma prima ancora la lotta per la giustizia sociale”.

La rivista è il nuovo progetto editoriale di Libera e Gruppo Abele, eredità di Narcomafie, fondato nel 1993, pochi mesi dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio. Don Luigi Ciotti è il direttore editoriale, Elena Ciccarello la direttrice responsabile in una redazione di giornalisti under 35 e collaboratori in tutta Italia e anche oltre confine.

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“Lavialibera”, la nuova rivista di Libera racconta le mafie di oggi. Don Ciotti: “Sveliamo la connivenza con il capitale”

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