Per due volte la procura aveva chiesto l'archiviazione. L'inchiesta nata da un esposto "fatto da un piccolo gruppo di ex attivisti locali del M5s"
Per due volte la procura aveva chiesto l’archiviazione. Il giudice per le indagini preliminare di Roma, Costantino De Robbio, dopo aver chiesto altre indagini, ha archiviato l’indagine in cui la sindaca Virginia Raggi era indagata per abuso d’ufficio. L’esponente del M5s era finita nel registro degli indagati dopo un esposto presentato dall’architetto Francesco Sanvitto (in passato) per conto dell’associazione Tavolo della libera urbanistica legato alle procedure con le quale il Comune aveva scelto di pubblicare il progetto per il nuovo stadio della Roma, approvato dalla Regione Lazio nella Conferenza dei Servizi, prima di farlo approvare dal Consiglio Comunale.
Per il gip “non ci sono elementi per desumere che la sindaca”, difesa dagli avvocati Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, “abbia intenzionalmente agito per favorire qualcuno e non sembrano potersi ricavare da un ulteriore eventuale approfondimento delle indagini come richiesto dall’opponente”. Nell’esposto si affermava che “il verbale della Conferenza dei Servizi non solo non è stato sottoposto alla prima seduta utile come richiesto dall’art. 62 comma 2bis del DL 2017/50 ma non è stato mai sottoposto al Consiglio Comunale, bensì si è proceduto alla pubblicazione che sarebbe dovuta intervenire dopo che la variante fosse stata eventualmente approvata dal Consiglio Comunale”.
“Mi sono comportata correttamente e ho gestito onestamente il dossier. Ringrazio la Procura di Roma, nei cui confronti ho sempre nutrito massima fiducia, e i miei avvocati, Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo, che anche in questa vicenda mi hanno assistita – scrive su Facebook Raggi – Ancora una volta la decisione del Tribunale ha spazzato via tutto il fango che hanno tentato di gettarmi addosso. Valuteranno ora i miei avvocati se agire per calunnia”. Il post della sindaca esordisce con l’hashtag “Avanti #AtestaAlta”. Poi prosegue: “I magistrati interessati della vicenda – la Procura per ben due volte ed infine il giudice per le indagini preliminari – hanno definito infondate le accuse da parte di alcuni ex attivisti del M5S nei miei confronti. Dopo mesi e mesi di fango da parte di chi mi attaccava con menzogne e ricostruzioni fantascientifiche è arrivato finalmente il momento del riscatto. Ricordo che la domenica di Pasqua 2019 la notizia ha aperto i TG all’ora di pranzo. Io ho fatto tutto correttamente. Altro che abuso d’ufficio. Al contrario, chi mi ha accusato non conosce evidentemente la legge né ha idea degli argomenti di cui per mesi si è spacciato esperto. Il giudice ha scritto chiaramente che non ho favorito nessuno. Tutto nasce da un esposto fatto da un piccolo gruppo di ex attivisti locali del M5s. Mi accusavano di non aver rispettato le procedure e, addirittura, di aver partecipato a ‘riunioni carbonare’ con alcuni consiglieri municipali. Per ben due volte la Procura ha chiesto di archiviare il procedimento ma questo gruppo di ‘esperti’ si è opposto temerariamente con argomentazioni che nulla avevano a che fare con la sottoscritta. Il tempo, però, è galantuomo. Ho agito – rimarca la sindaca Raggi -, come sempre, nella massima trasparenza. Non è stata concessa nessuna scorciatoia, nessuna via preferenziale. È stata adottata una procedura ordinaria nell’iter amministrativo per la realizzazione dello stadio proprio per garantire ai cittadini la massima trasparenza. Il passaggio in consiglio comunale per approvare definitivamente il progetto stadio fu rimandato proprio per consentire a chiunque fosse interessato, compresi coloro che mi hanno accusato, di proporre le proprie deduzioni. Credo nella trasparenza dell’azione amministrativa e continuerò ad agire nel nome di questo valore per portare avanti l’azione di governo della città. A testa alta”.
“Ancora una volta la magistratura certifica l’onestà di Virginia Raggi. Ancora una volta, dopo una tempesta di fango e fake news, dopo accuse prive di fondamento subito rilanciate dai media, viene dimostrata la sua innocenza. Abbiamo un brutto “difetto”, quello dell’onestà. Coraggio, Virginia. Andiamo avanti, a testa alta!” così il capo politico reggente del M5s Vito Crimi commenta l’archiviazione dell’indagine sulla sindaca di Roma per il nuovo stadio. “La caccia alle streghe e la macchina del fango attivata contro la nostra sindaca Virginia Raggi sull’inchiesta dello stadio di Roma – commenta Francesco Silvestri, deputato romano del MoVimento 5 Stelle – si è conclusa in un nulla di fatto. Il tempo è galantuomo e oggi il procedimento è stato archiviato. La Procura ha definito, per ben due volte, infondate le insinuazioni di un gruppo ristretto di ex attivisti che accusavano la Raggi di abuso di ufficio, riunioni segrete e gestione poco trasparente del dossier. Argomentazioni prive di fondamento, cavalcate per mesi dalle Tv locali e nazionali che, nel giorno di Pasqua dell’anno scorso, decisero addirittura di dedicare le loro aperture di Tg alla notizia. Ancora una volta la decisione del Tribunale ha spazzato via tutto il fango che molti soggetti, ancora oggi, tentano di buttare sulla nostra coraggiosa sindaca. A lei va tutto il nostro supporto e il nostro ringraziamento per il grande lavoro che porta avanti e per la tenacia e il coraggio che dimostra quotidianamente per la Capitale e i cittadini romani”.