Calcio

Taranto, “vai a farti le unghie” e non solo: alla gara tra ragazzini fiera di insulti all’arbitra 16enne. Il padre: “Vergogna. La Figc agisca”

Offese dal primo minuto di Sava-Crispiano, valida per i giovanissimi regionali, tutte a carattere sessista, compresa quello più logora nei confronti di una donna. La famiglia della ragazza: "Anche le donne hanno partecipato". La società si dissocia, ma rischia sanzioni

“Vai a pettinare le bambole“. “Sei una deficiente“. “Non capisci un c…”. “Vai a farti le unghie”. E’ solo una selezione degli insulti con i quali è stata presa di mira una giovane arbitra di 16 anni durante la direzione di gara di Sava-Crispiano, partita del campionato dei Giovanissimi regionali (13-14 anni). A raccontare quello che è successo sul campo del Sava, in provincia di Taranto, è il padre della ragazza, Antonio Abatematteo: “Si è trattato dell’ennesima incivile e vergognosa pagina nera del calcio dilettantistico. Mia figlia ha dovuto subire offese sessiste dalla tribuna per tutto il match. Le offese sono iniziate già dai primi minuti“. Tra i genitori che urlavano varie offese, compresa la più logora nei confronti di una ragazza, anche delle mamme, racconta Abatematteo. “Gli insulti – continua – sono continuati anche davanti all’invito del mister ospite che finito il primo tempo si è recato sotto la tribuna per invitare ad avere un comportamento decoroso nei confronti di una ragazzina di appena 16 anni. Purtroppo anche lui è stato schernito dagli stessi genitori che lo invitavano vivamente a raggiungere lo spogliatoio”.

Il papà della ragazza, a ilfattoquotidiano.it, spiega: “Per mia figlia è la prima volta che accade un episodio del genere. A quanto pare questo sparuto gruppo di genitori ogni domenica prende di mira la componente arbitrale, i giocatori e i genitori della squadra avversaria. Sicuramente ci sono stati degli errori di valutazione che fanno parte di un arbitro che è ancora in formazione. Ma mia figlia è uscita da questo episodio più forte di prima. Solo nello spogliatoio, vedendomi, è scoppiata a piangere”.

Il referto è ora nelle mani del giudice sportivo, come da prassi. L’associazione sportiva Sava Neos Academy in un comunicato ha espresso la “ferma condanna e presa di distanza” dagli autori degli insulti, precisando che non sono tesserati della società. Ma smentisce che ci siano precedenti simili prima di domenica. Non c’è notizia, tuttavia, al momento di un intervento attivo della club per bloccare durante la gara il comportamento dei genitori dei calciatori. “Spero che la società – spiega Abatematteo – prenda seri provvedimenti nei confronti di queste ‘pseudopersone’ visto che nulla ha fatto sul campo per cercare di contenere questa vergognosa vicenda. Spero che questa cosa arrivi agli organi di competenza federali e alle testate nazionali, ma non per una mera pubblicità, ma perché i cittadini di Sava e soprattutto il sindaco condannino questa inciviltà e non permettano di far parlare male di questa città e far sì che se ne faccia di tutta l’erba un fascio come purtroppo stava accadendo sulle tribune. Mia figlia è stata brava a restare con la testa nella partita…. e non oso immaginare cosa pensasse ascoltando queste offese. È la prima volta che assisto ad uno spettacolo così indecoroso”. Il comitato regionale pugliese della Lega nazionale dilettanti della Federcalcio fa sapere che saranno presi provvedimenti: “Saranno presto comunicati ufficialmente. Da donna – spiega il segretario Diletta Mancini – le posso dire comunque che nel mondo del calcio sono pochi questi episodi. Il giudice sportivo ha preso atto di quello che è accaduto e presto saranno comunicate le decisioni”.