Il Fatto Quotidiano lancia una petizione (che ha già raccolto 40mila firme) per dedicare una strada di Milano all’ex procuratore Francesco Saverio Borrelli, il capo del pool Mani Pulite che perseguì i reati di Tangentopoli? Nella profonda campagna veneta, a Ospedaletto Euganeo, a pochi chilometri da Este, una giunta comunale di centro-destra decide di intitolare una piazza a Bettino Craxi, l’ex segretario del Partito Socialista Italiano diventato simbolo della corruzione e del finanziamento illecito alla politica.

La notizia presenta una serie di sconcertanti coincidenze. La prima, cronologica: quattro dei cinque componenti della giunta, compresi il sindaco Giacomo Scapin e il vicesindaco Rodolfo Moretti, si sono riuniti alle 11.45 del 18 gennaio scorso, esattamente un giorno prima della ricorrenza della scomparsa di Craxi avvenuta ad Hammamet, in Tunisia, il 19 gennaio 2000. Il sindaco ha ricordato che nel 1996, sul lato ovest del municipio, era stata individuata “la nuova Piazzetta Giuseppe Parini”. “Ma nei fatti non ha mai avuto una successiva apposita intitolazione e nessun cittadino di Ospedaletto riconosce questo spazio intitolato a Parini, in quanto non esiste nessun elemento visivo che lo identifichi e lo qualifichi. Tutto ciò premesso, questa Amministrazione ritiene di titolare o meglio di reintitolare questo spazio di uso pubblico in nuova ‘Piazzetta Bettino Craxi‘”.

Ma perchè proprio Craxi? La delibera di giunta non spreca una parola al riguardo salvo sottolineare – ed è la seconda singolare coincidenza – “la sua vicinanza e completamento alla attuale Piazza Sandro Pertini”. Tutti e due socialisti, devono aver pensato in municipio. A parte il partito, però, le storie di Pertini e Craxi sono molto diverse. Per intitolare una piazza, tra l’altro, il personaggio deve avere meriti di indiscusso valore. Infatti, la giunta comunale fa riferimento ad un “breve curriculum” che allega alla deliberazione inviata al prefetto di Padova, al Ministero della Pubblica Istruzione e alla Soprintendeza ai Monumenti di Venezia. Ed ecco spuntare (terzo dato singolare) dalle viscere di Wikipedia, la storia politica di Benedetto Craxi detto Bettino, che è una ricostruzione non compiacente del personaggio. Vi è scritto: “Subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui. A diversi anni dalla morte, la sua memoria suscita sentimenti controversi. Per i suoi detrattori egli morì da criminale latitante, per i suoi estimatori egli fu vittima di una giustizia politicizzata che lo costrinse all’esilio”.

È un profilo adatto per l’intitolazione di una “piazzetta”? Il sindaco Scapin, della lista civica di centrodestra, ha cominciato a capire, dalle reazioni pubbliche, che la decisione è quantomeno azzardata. E così ha frenato: “Non si tratta di una decisione già presa, è solo l’avvio di un iter per valutare la fattibilità amministrativa. Per alcuni Craxi è stato un grande statista, per altri un latitante da condannare. Dopo vent’anni credo sia giunta l’ora di discuterne con un occhio storico e non solo politico”. Ma per difendere la sua scelta aggiunge: “Siccome lì c’è piazza Pertini e via Moro, avevo pensato di dedicare la piazzetta ad un altro personaggio-chiave della Storia italiana. Ma se la maggioranza non sarà d’accordo ci fermeremo”.

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