Marco Travaglio, nel quarto episodio di ‘Carta Canta’, la rubrica settimanale di attualità politica disponibile in esclusiva su TvLoft ogni giovedì alle 19, spiega nel dettaglio gli estremi della polemica scoppiata dopo un tweet della vicedirettrice del TgLa7, Gaia Tortora, che, domenica 26 gennaio, ha scritto: “’Non c’è nulla di scandaloso se un presunto innocente è in carcere’. Finora ho sopportato e sono stata una signora. Ora basta. Travaglio… Mavaffanculo”. Il direttore de Il Fatto Quotidiano si stupisce della reazione della giornalista non essendosi mai occupato direttamente né di lei né della storia di suo padre, Enzo Tortora. L’incipit del tweet proviene sì da un suo articolo, ma estrapolato dal contesto e riferibile, invece, alla polemica che aveva investito il giorno precedente il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Nell’editoriale Travaglio scriveva: “La blocca-prescrizione non cambia di una virgola la sorte degli eventuali innocenti in carcere. I quali non possono essere i detenuti che espiano la pena, cioè i condannati in via definitiva, per definizione colpevoli”. E ancora: “Ma i detenuti in custodia cautelare (arrestati prima della sentenza in base a “gravi indizi di colpevolezza” per evitare che fuggano o inquinino le prove o reiterino il reato): che però, per la nostra Costituzione, sono già ‘presunti innocenti’“. Infine la frase incriminata: “Quindi non c’è nulla di scandaloso se un ‘presunto innocente’ è in carcere: è la legge che lo prevede”. Dopo il tweet di Gaia Tortora, arrivano i cinguettii anche di altri politici e giornalisti tutti solidali con la vicedirettrice del TgLa7 e scritti come se l’insulto non fosse arrivato da lei, ma da parte di Travaglio.
‘Carta Canta’ è un programma realizzato in esclusiva per la piattaforma tv TvLoft (www.TvLoft.it e app TvLoft).