Un uomo pachistano di 38 anni è stato fermato nella notte dai carabinieri di Bolzano e San Candido con l’accusa di aver ucciso la moglie, una connazionale di 28 anni, e il bambino che portava in grembo. La vittima è stata trovata morta giovedì nel suo appartamento a Versciaco, in provincia di Bolzano, con evidenti segni di violenza fisica ma ancora non è chiara la causa effettiva della morte. L’uomo, lavoratore stagionale presso una pizzeria del paese, davanti alle contestazioni davanti alle contestazioni degli inquirenti rese precise dalle molteplici testimonianze raccolte tra amici e colleghi di lavoro del pakistano, si è chiuso in un assoluto silenzio e non ha fornito ai magistrati spiegazioni su quanto accaduto alla moglie. A questo punto i sostituti procuratori intervenuti, considerati i gravi indizi a carico dell’indagato per il delitto di omicidio pluriaggravato e valutato altresì grave e concreto il pericolo di fuga, hanno disposto con decreto il fermo d’indiziato di delitto, immediatamente eseguito dai Carabinieri.
Sottoposto a rilievi fotodattiloscopici e a visita medica, il presunto uxoricida è stato condotto al carcere di via Dante a Bolzano, in modo da evitare il pericolo di fuga, nonché un eventuale inquinamento delle prove, è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Bolzano. Ora il pubblico ministero chiederà al giudice per le indagini preliminari la convalida del fermo entro quarantotto ore da stanotte. Il Gip fisserà l’udienza di convalida entro le successive 48.
Sarà l’autopsia a chiarire come è morta la donna che è stata ritrovata senza vita, riversa sul letto dell’appartamento in cui viveva con il 38enne fermato. Non c’erano tracce di sangue. Da una prima indagine medica sembrerebbe che la donna sia morta per asfissia. Si ipotizza pertanto che possa essere stata soffocata con un cuscino o strangolata. La donna era in avanzato stato di gravidanza. Alla sua morte si aggiunge quindi anche la morte del bambino che avrebbe dato alla luce fra poche settimane. I vicini di casa hanno dichiarato che si trattava di “una coppia che non si fa notare e non dà nell’occhio” e che pertanto non c’erano stati molti contatti.