Il coronavirus è arrivato anche in Italia. È stato il premier Giuseppe Conte ad annunciare la notizia: i due casi sospetti a Roma sono confermati. Si tratta di due turisti cinesi, marito e moglie, di 66 e 67 anni, ricoverati da mercoledì sera in isolamento all’ospedale Spallanzani di Roma. La coppia è originaria della provincia di Wuhan ed è arrivata nel nostro Paese con un viaggio organizzato che prevedeva diverse tappe: sono atterrati a Malpensa il 23 gennaio scorso e hanno trascorso un paio di giorni nel capoluogo lombardo prima di spostarsi, facendo altre tappe – tra cui Parma – e arrivando poi martedì a Roma, dove all’indomani hanno accusato i sintomi di quello che è stato accertato essere coronavirus. Prima solo qualche colpo di tosse, poi le loro condizioni di salute sono peggiorate improvvisamente: “Ci ha contattato la moglie, diceva che il marito aveva la febbre alta e stava male. Così abbiamo chiamato l’ambulanza“, ha spiegato Enzo Ciannelli, direttore dell’Hotel Palatino in via Cavour, dove per due giorni hanno alloggiato i coniugi cinesi. “Questi clienti parlavano esclusivamente cinese, i contatti erano limitati. Erano in tre ma la terza persona non so se è stata ricoverata, non so chi sia. Loro erano moglie e marito, erano qui per turismo. Indossavano già le mascherine, come molti clienti orientali”, ha aggiunto.
Marito e moglie sono ora costantemente monitorati ma sarebbero in buone condizioni. Subito sono scattate subito tutte le misure sanitarie per isolare i soggetti ed è stata già sigillata dalla polizia la stanza dell’hotel della Capitale in via Cavour dove alloggiavano: “La stanza occupata da marito e moglie è stata sigillata per la disinfestazione da parte della Asl — ha confermato il direttore dell’hotel —, il nostro personale ha indossato mascherine e guanti per le pulizie. Comunque i due ospiti non hanno frequentato le zone comuni, uscivano solo per fare brevi passeggiate, poi rientravano e rimanevano in camera”. Anche l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio ha tenuto a precisare in una nota che “è già stata attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con la coppia ricoverata presso l’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell’albergo, sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione”, conclude.
Il resto della comitiva che viaggiava con loro – In totale il gruppo con cui viaggiavano i due coniugi cinesi era composto da 21 persone: i 19 restanti sono stati subito portati allo Spallanzani dove sono attentamente monitorati. La comitiva è stata rintracciata dalle autorità nella giornata di giovedì mentre a bordo di un pullman stava raggiungendo Cassino: il gruppo proveniva da Sorrento ed è stato fermato dalla polizia – con la presenza dei sanitari della Asl locale – al casello autostradale di Cassino, poi è stato scortato verso l’ospedale Spallanzani di Roma dove si trova sotto osservazione. Dopo Milano, il gruppo aveva già fatto tappa a Parma e forse anche in altre città d’arte, fino ad arrivare a Roma martedì scorso: nella Capitale si sarebbe spostato per il centro storico, visitando musei e luoghi d’interesse turistico. In giornata si cercherà di definire meglio l’itinerario dei due anche per – nel caso – adottare eventuali precauzioni. L’Azienda Usl di Parma ha chiesto alle autorità sanitarie di Roma, che stanno curando i due pazienti, informazioni dettagliate rispetto alla “presunta tappa”.
La coppia ricoverata “sta bene, quadro da normale influenza” – “Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza“. Così il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital, fa il punto sui primi due casi di Coronavirus in Italia, due turisti cinesi ricoverati nell’ospedale romano. “Non c’è terapia per questa infezione – spiega – i pazienti vengono trattati con farmaci sintomatici esattamente come per l’influenza, resteranno isolati per qualche giorno e trattati dal nostro personale che è eccezionale. Il resto della comitiva lo stiamo monitorando come misura di estrema precauzione – aggiunge Ippolito – seguiamo il modello della sorveglianza sanitaria e con loro stiamo adottando i controlli esattamente come chi passa per uno screening aeroportuale, quindi non sono quarantena ma in controllo sanitario”.
Cronaca
Coronavirus, turisti cinesi ricoverati a Roma sono “in buone condizioni”. Atterrati a Milano il 23 gennaio, poi hanno fatto tappa a Parma
Marito e moglie sono ora costantemente monitorati ma non sono gravi. Subito sono scattate subito tutte le misure sanitarie per isolare i soggetti ed è stata già sigillata dalla polizia la stanza dell’hotel della Capitale in via Cavour dove alloggiavano. I due viaggiavano con una comitiva composta da 21 persone: atterrati a Malpensa il 23 gennaio, hanno fatto tappa a Parma e in altre città, fino ad arrivare a Roma martedì scorso
Il coronavirus è arrivato anche in Italia. È stato il premier Giuseppe Conte ad annunciare la notizia: i due casi sospetti a Roma sono confermati. Si tratta di due turisti cinesi, marito e moglie, di 66 e 67 anni, ricoverati da mercoledì sera in isolamento all’ospedale Spallanzani di Roma. La coppia è originaria della provincia di Wuhan ed è arrivata nel nostro Paese con un viaggio organizzato che prevedeva diverse tappe: sono atterrati a Malpensa il 23 gennaio scorso e hanno trascorso un paio di giorni nel capoluogo lombardo prima di spostarsi, facendo altre tappe – tra cui Parma – e arrivando poi martedì a Roma, dove all’indomani hanno accusato i sintomi di quello che è stato accertato essere coronavirus. Prima solo qualche colpo di tosse, poi le loro condizioni di salute sono peggiorate improvvisamente: “Ci ha contattato la moglie, diceva che il marito aveva la febbre alta e stava male. Così abbiamo chiamato l’ambulanza“, ha spiegato Enzo Ciannelli, direttore dell’Hotel Palatino in via Cavour, dove per due giorni hanno alloggiato i coniugi cinesi. “Questi clienti parlavano esclusivamente cinese, i contatti erano limitati. Erano in tre ma la terza persona non so se è stata ricoverata, non so chi sia. Loro erano moglie e marito, erano qui per turismo. Indossavano già le mascherine, come molti clienti orientali”, ha aggiunto.
Marito e moglie sono ora costantemente monitorati ma sarebbero in buone condizioni. Subito sono scattate subito tutte le misure sanitarie per isolare i soggetti ed è stata già sigillata dalla polizia la stanza dell’hotel della Capitale in via Cavour dove alloggiavano: “La stanza occupata da marito e moglie è stata sigillata per la disinfestazione da parte della Asl — ha confermato il direttore dell’hotel —, il nostro personale ha indossato mascherine e guanti per le pulizie. Comunque i due ospiti non hanno frequentato le zone comuni, uscivano solo per fare brevi passeggiate, poi rientravano e rimanevano in camera”. Anche l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio ha tenuto a precisare in una nota che “è già stata attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con la coppia ricoverata presso l’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell’albergo, sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione”, conclude.
Il resto della comitiva che viaggiava con loro – In totale il gruppo con cui viaggiavano i due coniugi cinesi era composto da 21 persone: i 19 restanti sono stati subito portati allo Spallanzani dove sono attentamente monitorati. La comitiva è stata rintracciata dalle autorità nella giornata di giovedì mentre a bordo di un pullman stava raggiungendo Cassino: il gruppo proveniva da Sorrento ed è stato fermato dalla polizia – con la presenza dei sanitari della Asl locale – al casello autostradale di Cassino, poi è stato scortato verso l’ospedale Spallanzani di Roma dove si trova sotto osservazione. Dopo Milano, il gruppo aveva già fatto tappa a Parma e forse anche in altre città d’arte, fino ad arrivare a Roma martedì scorso: nella Capitale si sarebbe spostato per il centro storico, visitando musei e luoghi d’interesse turistico. In giornata si cercherà di definire meglio l’itinerario dei due anche per – nel caso – adottare eventuali precauzioni. L’Azienda Usl di Parma ha chiesto alle autorità sanitarie di Roma, che stanno curando i due pazienti, informazioni dettagliate rispetto alla “presunta tappa”.
La coppia ricoverata “sta bene, quadro da normale influenza” – “Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza“. Così il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital, fa il punto sui primi due casi di Coronavirus in Italia, due turisti cinesi ricoverati nell’ospedale romano. “Non c’è terapia per questa infezione – spiega – i pazienti vengono trattati con farmaci sintomatici esattamente come per l’influenza, resteranno isolati per qualche giorno e trattati dal nostro personale che è eccezionale. Il resto della comitiva lo stiamo monitorando come misura di estrema precauzione – aggiunge Ippolito – seguiamo il modello della sorveglianza sanitaria e con loro stiamo adottando i controlli esattamente come chi passa per uno screening aeroportuale, quindi non sono quarantena ma in controllo sanitario”.
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Marvin Vettori torna a combattere. Due anni dopo, il lottatore italiano torna a disputare un incontro di MMA domani, sabato 15 marzo, contro il georgiano Roman Dolidze all'Apex Center di Las Vegas. Vettori è stato assente dall'ottagono a causa di un grave infortunio alla spalla destra che ha interessato anche i muscoli del bicipite. Dopo un'operazione chirurgica e un lento processo di recupero e allenamento, è finalmente pronto.
Vettori ha già affrontato Dolidze nel 2023 in un match disputatosi a Londra e vinto, per verdetto unanime, proprio dall'italiano. "Pensavo che avrei combattuto contro Kopylov, invece è Dolidze", ha commentato Vettori, "ma era tanta la voglia di tornare che non mi interessava contro chi". L’ultima apparizione di Vettori sull’ottagono è stata sempre nel 2023, quando ha subito una dura sconfitta dall’allora numero 4 dei ranking Jared Cannonier.
Il match sarà molto importante per il proseguo della carriera di Vettori, che a 31 anni e dopo due fermo non può più permettersi pause. Al momento è ottavo nel ranking Ufc, posizione ottenuta due anni fa e mantenuta anche nel periodo di stop. L'incontro con Dolidze potrebbe rilanciare le speranze del trentino di guadagnarsi una sfida per il titolo pesi medi, oppure potrebbe affondarlo.
Il match tra Marvin Vettori e Roman Dolidze è in programma sabato 15 marzo alle 22 ora italiana. L'incontro sarà trasmesso in diretta televisiva sui canali Eurosport e sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, sulla piattaforma Eurosport, su Discovery+ e Dazn.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Accade che le richieste di connessione alla rete di progetti di impianti rinnovabili dopo 4-5 anni non vengono realizzati, creando una congestione virtuale della rete stessa e tenendo fuori nuovi entranti, magari più performanti. Si dovrà "capire la credibilità di 350 gigawatt di richieste di connessione", anche se sono stati "fatti passi avanti su trasparenza e visibilità". Lo afferma il presidente Arera, Stefano Besseghini, intervenendo alla presentazione del piano di sviluppo 2025 di Terna.
In questo contesto, spiega Besseghini, "tenere Terna costantemente agganciata a questi processi autorizzativi è il modo migliore perché il sistema evolva coerentemente nella capacità di programmazione e essere sempre proattivo" perchè ''qualunque disallineamento temporale tra capacità di programmazione e capacità di realizzazione diventa da qualche parte uno stranded cost che ci portiamo dietro''.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Lo sviluppo delle infrastrutture, previsto dal piano 2025 di Terna ''costituisce un elemento fondamentale del nostro progetto''. La struttura della società ''sta accompagnando la trasformazione del nostro paese''. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, intervenendo alla presentazione del piano di Terna. Il sistema industriale sta vivendo ''un cambiamento di pelle'' verso l'elettrificazione che ''diventa cruciale per lo sviluppo nei prossimi anni e già attualmente'', sottolinea. Quanto è accaduto, le tensioni sui prezzi del gas, l'automatico ribaltamento sul prezzo dell'energia, ''ha messo anche alla prova quella che è la nostra capacità di dare sicurezza e, naturalmente, di lavorare su quello che è un obiettivo che dobbiamo avere di indipendenza e di governo di quelle che sono le tensioni anche sui prezzi''.
I 23 miliardi di investimenti, annunciati da Terna, "sono una cosa importante perché questa e' l'ossatura dell'energia nazionale, e se non abbiamo l'ossatura della rete non possiamo rispondere alla domanda di cittadini e imprese". "L'obiettivo è creare un mix di produzione che riesca a soddisfare la domanda di energia che sta crescendo in modo vertiginoso ed oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione dai dati di Terna di quanto cresca la domanda ed automaticamente debbano crescere le rinnovabili in ottica di neutralità e decarbonizzazione", aggiunge Pichetto.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Il piano di sviluppo 2025 è "il più importante mai realizzato da Terna nella sua storia ed è un piano che credo sottolinei tre elementi in questa mia veloce introduzione che voglio portare sul tavolo oggi". Lo afferma il presidente di Terna, Igor De Biasio, nel corso della presentazione del piano.
"E' un piano che migliora il Paese perché attraverso quegli investimenti riusciamo a essere abilitatori verso la transizione energetica, verso la decarbonizzazione, consentendo allacciamenti alle nuove forme di produzione green ma soprattutto anche unendo, connettendo e integrando i territori quindi aiutando tutte le comunità italiane verso lo sviluppo della transizione energetica", sottolinea il presidente.
Il piano, aggiunge De Biasio, ''porta con sé una serie di investimenti che aumenteranno la sicurezza, la resilienza, l'efficacia della rete che è un elemento competitivo nella trazione degli investimenti internazionali. Prima il video citava il caso dei data center, non è un caso che tantissimi investitori italiani e stranieri oggi puntino sull'Italia per la realizzazione di data center e non in Francia, non in Germania. E non più in Inghilterra. E grazie alla qualità della rete che oggi Terna gestisce e amministra e quindi è un fattore straordinario per la trazione e la competitività dell'Italia''.
Terzo elemento, prosegue il presidente, è che ''questo patrimonio di conoscenze e esperienze che Terna ha è un'opportunità nelle relazioni internazionali e nella costruzione di partnership con altri Paesi, essendo oggi l'energia un elemento qualificante e strategico proprio in ambito geopolitico''.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - ''Le richieste di connessione di impianti rinnovabili, di sistemi di accumulo e, sempre più negli ultimi mesi, di data center, sono in costante aumento''. Lo afferma l'amministratore delegato di Terna, Giuseppina Di Foggia., nel corso della presentazione del piano 2025. ''Per far fronte al rischio di saturazione virtuale della rete e per contribuire a mantenere l’attrattività del Paese per gli investitori, anche internazionali, abbiamo adottato, a seguito dell’approvazione del cosiddetto decreto legge sicurezza energetica, un nuovo processo di programmazione territoriale delle nostre infrastrutture'', sottolinea l'ad.
Questo processo, spiega Di Foggia, ''assicura efficienza nella realizzazione delle opere abilitanti la connessione di nuove risorse, consentendo di ridurre le congestioni amministrative, e di minimizzare i costi per il sistema”. La gestione delle richieste di connessione alla rete in alta tensione, principalmente concentrate al sud e nelle isole, si legge nella nota diffusa in occasione della presentazione del piano, ''permette a Terna di avere una visione sistemica delle future evoluzioni degli impianti rinnovabili e dei sistemi di accumulo, così da realizzare uno sviluppo sinergico delle infrastrutture e garantire la massima efficienza nella realizzazione delle opere di rete''.
Secondo i dati di Terna, al 31 dicembre 2024, risultano 348 GW di richieste di connessione per impianti rinnovabili (di cui 152 GW di solare, 110 GW di eolico on-shore e 86 GW di eolico off-shore) e 277 GW per sistemi di accumulo. Questi numeri, che superano ampiamente il fabbisogno nazionale individuato dal Documento di Descrizione degli Scenari 2024 Terna-Snam e dai target nazionali, confermano che il Paese rappresenta una significativa opzione di investimento, anche grazie a meccanismi legislativi di sostegno alla realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e ad una regolamentazione che ne incentiva lo sviluppo.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Terna annuncia che entro il 2030 saranno ''operative le infrastrutture elettriche che abiliteranno la transizione energetica del paese: Tyrrhenian link, Adriatic link, il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana e il ponte energetico Italia-Tunisia''. Nel corso della presentazione del pano 2025 l'amministratore delegato, Giuseppina Di Foggia, spiega che ''una rete di trasmissione adeguata e interconnessa, insieme alle attuali misure legislative e agli strumenti di incentivazione, è il fattore abilitante per raggiungere i target previsti dal Piano Nazionale per l’energia e il clima al 2030''.
''L’avvio della fase realizzativa delle nostre principali infrastrutture elettriche, come il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana, conferma l’impegno di Terna nel gestire la transizione energetica del Paese”, aggiunge Di Foggia. “Le richieste di connessione di impianti rinnovabili, di sistemi di accumulo e, sempre più negli ultimi mesi, di Data Center, sono in costante aumento''.
''Per far fronte al rischio di saturazione virtuale della rete e per contribuire a mantenere l’attrattività del Paese per gli investitori, anche internazionali, abbiamo adottato a seguito dell’approvazione del decreto legge sicurezza energetica, un nuovo processo di programmazione territoriale delle nostre infrastrutture. Questo processo assicura efficienza nella realizzazione delle opere abilitanti la connessione di nuove risorse, consentendo di ridurre le congestioni amministrative, e di minimizzare i costi per il sistema”, spiega l'ad.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Il piano Terna 2025 prevede oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni per favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili e incrementare la capacità di trasporto della rete. I dati sono stati comunicati nel corso della presentazione del piano.
Nel corso della presentazione si spiega che ''il piano di sviluppo 2025-2034 di Terna, con oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni (+10% rispetto al precedente Piano), consolida il ruolo di Terna al servizio del Paese per un futuro sostenibile e decarbonizzato. Gli interventi previsti dal Piano sono essenziali per il perseguimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico''.
Il piano di sviluppo 2025 ''è coerente con i target definiti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2024, declinati nel documento di descrizione degli scenari 2024 Terna-Snam, che prevede un incremento della capacità installata solare ed eolica di oltre 65 GW al 2030 e di 94 GW al 2035, entrambi rispetto all’installato al 2023'', si evidenzia.
“Il piano di sviluppo presentato oggi risponde alle urgenti necessità che il contesto attuale impone'', sottolinea l'amministratore delegato, Giuseppina Di Foggia. ''Investire nella pianificazione, nell’ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche è infatti essenziale per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili. Con 23 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, puntiamo ad assicurare al Paese un sistema affidabile, resiliente e sostenibile”, sottolinea l'ad.