“Stare tranquilli è un parolone, c’è il mio nome in tutta Italia. È stata una bella botta”, così in un intervista a Piazza Pulita su La7 il ragazzo accusato di spaccio da Matteo Salvini in un video in diretta Facebook durante la campagna elettorale per le Regionali in Emilia Romagna, racconta la vita dopo la citofonata del leader della Lega. “Il mio obiettivo è diventare calciatore”, racconta ancora, aggiungendo che così “a uno di 17 anni gli hai rovinato la vita in 5 minuti”. “Il video? Non riesco a finirlo, mi fa rabbia, mi dà fastidio – spiega ancora – Mi son sentito male, debole. Alla fine Salvini è forte”. E alla domanda cosa chiederebbe a Salvini risponde: “Gli chiederei come si sente, se ha un cuore, se lo fa per pubblicità, perché lo fa? Non ti viene da dire ‘hai fatto una cazzata’? No, lui continua a dire che lo rifarebbe”.

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