Scienza

Una corona brillante nel cielo che pullula di stelle, ecco la cometa Panstarr foto del giorno della Nasa

L'immagine è stata catturata dall’italiano Rolando Ligustri, veterano dell’astrofotografia dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), specializzato nelle riprese di comete ed è stata selezionata dalla Nasa

Ogni giorno la Nasa seleziona una foto del giorno. Ieri l’agenzia spaziale statunitense l’immagine di un italiano che ha immortalato una cometa famosa: la PanStarrs. Come una corona brillante nel cielo che pullula di stelle, una delle comete più celebri per la sua luce verde, è stata catturata dall’italiano Rolando Ligustri, veterano dell’astrofotografia dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), specializzato nelle riprese di comete.

È la dodicesima volta che una sua foto viene selezionata dalla Nasa fra le più spettacolari (Astronomy Picture of The Day, Apod) e l’ultimo riconoscimento risale appena a novembre 2019, con uno scatto del bagliore azzurro di una cometa quasi immerso nel rosso di Marte. È un riconoscimento che si aggiunge ai tanti finora collezionati dagli astrofotografi italiani, con le spettacoli immagini dell’Etna, della spiaggia di Montalbano e delle Dolomiti. La cometa PanStarrs (C/2017 T2) è stata fotografata da Ligustri nelle notti del 24, 26 e 28 gennaio e l’effetto ottenuto dall’astrofografo friulano è quello di una corona che sormonta due ammassi di stelle dalla luce bianca e brillante. Per fotografarla Ligustri ha utilizzato un sistema robotico che funziona da remoto grazie al collegamento con telescopi negli Stati Uniti e in Australia.

Scoperta nel 2017 mentre era ancora oltre l’orbita di Saturno, la cometa fotografata da Ligustri, spiega la Uai sul suo sito, “sta attraversando un campo stellare nei pressi della costellazione di Perseo e, in particolare, vicino al doppio ammasso h e Chi Persei”, sottolineano gli esperti. “Ben conosciuti dagli astrofili e visibili anche a occhio nudo in cieli scuri, i due ammassi, catalogati anche come NGC 869, quello di destra, e NGC 884 – aggiunge l’Uai – sono separati tra di loro da poche centinaia di anni luce, distano circa 7.000 anni luce dalla Terra e contengono stelle più giovani e calde del Sole”.

Foto Rolando Ligustri (CARA Project, CAST)