Due indizi fanno una prova, figurarsi tre: forse per vedere in vendita delle supersportive con assetto da fuoristrada dovremo aspettare ancora qualche tempo, ma la strada sembra tracciata. Infatti, si stanno moltiplicando gli esperimenti di vettura ad elevate prestazioni caratterizzate da un’altezza da terra sensibilmente incrementata per rispondere al meglio alle esigenze di guida su neve o in off-road.

L’ultima a sperimentare la fattibilità di veicoli simili è la Alpine, marchio di proprietà Renault. Pochi giorni fa la marca francese ha presentato la A110 SportsX, ispirata alla vettura che partecipò all’edizione del 1973 del Rally di Monte Carlo. Rispetto alla A110 a listino, il prototipo prevede un assetto rialzato di 6 centimetri e parafanghi allargati di 8 cm. Modificati pure i paraurti, con l’aggiunta di sfoghi d’aria dietro alle ruote. Inediti, poi, la grembialatura anteriore e il diffusore di coda che ricalca le protezioni metalliche usate dai fuoristrada. Ma il particolare più evidente è il portasci installato a livello del lunotto.

Il legame col mondo dei rally passa per dettagli come il cofano nero – che contrasta coi riflessi del sole, evitando che il pilota possa rimanerne abbagliato – e la “X” incorporata nei fari anteriori circolari: richiama il nastro adesivo che veniva usato nelle auto da corsa per proteggere i gruppi ottici dai sassi ed evitarne la rottura. Il motore, disposto centralmente (fra gli assi, dietro la cabina di guida), è un quattro cilindri turbo di 1.8 litri da 252 Cv di potenza massima, abbinato a una trasmissione con cambio robotizzato a doppia frizione e trazione posteriore.

La scorsa estate, è stata la Lamborghini a proporre un’auto di simile impostazione, la Huracán Sterrato, versione “fuoristrada” della supercar italiana. L’auto è dotata di assetto rialzato (altezza da terra incrementata di 4,7 cm), protezioni di plastica per i parafanghi, carreggiate più larghe di 3 cm e ruote specifiche da 20″, gommate con pneumatici dalla spalla maggiorata. Senza contare dettagli come il sottoscocca, protetto da una paratia che funge anche da diffusore aerodinamico, e gli elementi di rinforzo del telaio fatti di alluminio, nascosti da una carrozzeria di materiali compositi. Sotto al cofano il taurino V10 aspirato da 5,2 litri di cilindrata, capace di 640 Cv di potenza massima, scaricati a terra dalle ruote posteriori di trazione.

Ancora più avanzata la GFG Style Kangaroo Hyper-Suv, che era stata presentata al Salone di Ginevra 2019 dello scorso marzo. Per chi non lo sapesse, GFG Style è la società fondata da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro dopo che i due designer hanno ceduto le loro quote di Italdesign – fondata da Giorgetto e Aldo Mantovani nel 1968 – a gruppo Volkswagen, nel luglio 2015.

La concept car in questione fonde la fruibilità di uno sport utility con le forme di una supersportiva e vanta una sofisticata meccanica con propulsione elettrica. Alla silhouette da vettura a motore centrale, con portiere ad apertura verticale, si contrappone ad un assetto idraulico che permette di variare l’altezza da terra da un minimo di 13 a un massimo di 26 cm. Addirittura, lo splitter frontale si ritrae per migliorare le capacità del veicolo in fuoristrada. Sotto il vestito due motori elettrici da 245 Cv, uno per asse.

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