Il rapper è stato ospite di Barbara D'Urso nell'ultima puntata di Live Non è la D'Urso per dire la sua sull'ultimo scandalo che lo vede coinvolto, scatenato dal videoclip di uno dei suoi ultimi brani, "Trombo a facoltà", in cui lo si vede mettere in scena atti sexy nelle aule dell'Università di Pisa
Il rapper Bello Figo è stato ospite di Barbara D’Urso nell’ultima puntata di Live Non è la D’Urso per dire la sua sull’ultimo scandalo che lo vede coinvolto, scatenato dal videoclip di uno dei suoi ultimi brani, “Trombo a facoltà“, in cui lo si vede mettere in scena atti sexy nelle aule dell’Università di Pisa. L’Ateneo, però, non aveva dato nessun permesso per girare quelle immagini e aveva subito minacciato di denunciarlo, motivo per cui era stato anche cancellato un suo concerto a Livorno.
Ma Bello Figo ha contestato questa ricostruzione, raccontando la sua versione dei fatti: “All’inizio, siccome il video si chiama ‘Trombo a facoltà’, il mio stile di vita è flexare, divertire. Il mio videomaker voleva giocare con il gioco di parole facoltà… con ‘la facoltà’… Le ragazze nell’aula dell’Università erano a ballare e flexare… Tanti miei video musicali sono così. Non sono stato denunciato. All’inizio ci contattavano, ma siccome non li c*gavo, si saranno incazzati. Quando scoppiano le cose, ci sono in mezzo i giornali e ho deciso di venire da te a parlarne. Il mio look è una mia idea, cambio colore di capelli ogni due settimane”.
Quanto al concerto annullato, il rapper ha spiegato che “quanto scritto dalla stampa è una fake news. Datemi 5 o 10mila euro e poi vedrete se non me la sento di venire a un concerto. Siete dei poveracci di m…a che vogliono vedermi flexare ma non hanno i soldi per pagare. Io duemila euro li spendo solo in vestiti e accessori Gucci”. Ma gli organizzatori dell’evento hanno rilanciato la loro versione dei fatti, sostenendo che invece che “Bello Figo ci ha detto che non sarebbe venuto a Livorno perché erano usciti articoli che non gli erano piaciuti riguardante quanto successo con il video all’università di Pisa. Abbiamo mail e messaggi vocali che lo confermano. Poi è vero che lui ci ha chiesto un aumento di soldi, ma noi confermiamo la nostra versione“.