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Prescrizione, Renzi: “È Bonafede che ricatta, ma occhio: va contro un muro. Conte? Faccio il tifo per governo, ma smini la situazione”

Io minaccio il governo? No. Ho soltanto messo in guardia il ministro Bonafede sul fatto che, in merito alla prescrizione, ha contro non solo tutti gli avvocati d’Italia, ma anche la stragrande maggioranza dei magistrati e dei commentatori. E soprattutto non ha i numeri in Parlamento. Occhio. se continui ad andare a tutto fuoco, come si dice a Firenze, senza renderti conto che c’è una curva, vai a sbattere contro un muro”. Sono le parole del senatore di Italia Viva, Matteo Renzi, ospite de “L’aria che tira”, su La7.

Renzi poi risponde a distanza al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che sulla sua pagina Facebook ha scritto in un passaggio: “Sia chiaro che non accetto ricatti e minacce da nessuno. Qualcuno dovrebbe semplicemente rendersi conto di non essere più al governo con Alfano e Verdini“.
Verdini non c’era nel mio governo – commenta l’ex presidente del Consiglio – Alfano era il ministro dell’Interno del mio esecutivo, mentre Bonafede ha approvato questa legge col ministro dell’Interno Salvini. Io tra Alfano e Salvini non ho alcun dubbio: sto con Alfano tutta la vita. Questo spieghiamolo anche con un disegnino al ministro della Giustizia. La legge che proponiamo noi ha contro soltanto Bonafede, che è solo. Allora, chi è che ricatta il governo? Bonafede, che dice che o si fa come dice lui oppure succede il ’48, oppure noi, che diciamo di trovare una soluzione? Ripeto: questi parlamentari non hanno la maggioranza in Parlamento. Io sto semplicemente chiedendo in amicizia a Bonafede e a tutti gli altri: ‘Occhio, non avete i numeri. E la filosofia di base della legge Bonafede è il giustizialismo“.

E conclude: “Io non credo che il governo cascherà sulla prescrizione e non voglio che il governo cada. Il problema non è il governo, ma la posizione politica di Bonafede che su questo tema deve trovare una soluzione, anche perché contro di lui ci sono tutti i suoi colleghi avvocati. Noi tutti dobbiamo dare una mano al presidente del Consiglio Conte. Lui è il presidente del Consiglio di tutti e, quando c’è l’Italia in ballo, si sta tutti con il presidente del Consiglio. Io ho fatto il presidente del Consiglio e tutti i giorni avevo quelli che mi facevano la guerra, anche dentro il mio partito. Mi auguro, penso e credo che Conte avrà tutto l’interesse a sminare questa situazione. Penso che la legislatura andrà avanti fino al 2023. Spero e mi auguro che vada avanti anche il governo, per cui faccio il tifo”.