La Asl Roma 4 da circa quattro mesi ha un nuovo direttore dei Servizi veterinari, ma il concorso che ha determinato la sua nomina non sembra essersi svolto secondo quanto prescritto dalla legge. Una delibera della Regione Lazio del 2013, infatti, per garantire la massima imparzialità dei componenti della commissione d’esame, elenca una serie di situazioni di potenziale conflitto d’interessi che devono essere evitate. Tra queste l’eventualità che un membro della commissione d’esame sia stato il datore di lavoro di un candidato.

Ma nel concorso per direttore di Unità operativa complessa (Uoc) dei Servizi veterinari indetto dall’azienda sanitaria romana è successo proprio questo. Il vincitore, Pierluigi Ugolini, in qualità di dipendente della Asl Roma 1 è stato responsabile di un’unità operativa del dipartimento di prevenzione di cui Mario Rosario Frega, membro della commissione d’esame, è stato sostituto del direttore dal 2013 al 2015. Frega, inoltre, dal 2004 dirige anche la Uoc Sanità Animale della medesima area veterinaria dove ha lavorato Ugolini per decenni, tant’è che alcuni candidati ora hanno intenzione di presentare un esposto al giudice del lavoro sulla vicenda.

La delibera regionale, redatta per recepire una norma nazionale del 2012, è molto chiara in merito ai criteri da applicare per la nomina della commissione valutatrice. A seguito delle operazioni di sorteggio “l’Azienda – si legge – provvede all’accertamento dei requisiti nei confronti dei componenti della Commissione e verifica la sussistenza di cause di incompatibilità o di altre situazioni nelle quali potrebbe essere compromessa l’imparzialità del giudizio, a tutela del buon andamento e della trasparenza della procedura selettiva, con particolare riferimento agli art. 51 e 52 del c.p.c.”. I due articoli del codice procedura civile citati nella delibera della Regione Lazio sono quelli inerenti i motivi di astensione di un giudice dal processo, tra cui appunto eventuali rapporti di lavoro tra il magistrato e una delle due parti in giudizio, che vengono applicati tout court anche per i componenti di una commissione d’esame in un concorso pubblico per dirigenti medico-sanitari.

La stessa Anac, Autorità nazionale anticorruzione, sottolinea in una delibera di marzo 2017 che la valutazione della ricorrenza di una causa di incompatibilità spetta all’amministrazione. In questo caso quindi l’azienda sanitaria avrebbe dovuto effettuare uno stringente controllo “sulle autodichiarazioni rilasciate dai commissari ai fini del citato art. 51 – si legge nella delibera – le quali devono riportare l’indicazione della tipologia di eventuali rapporti a qualsiasi titolo intercorsi o in essere con i candidati”. Ma in questa occasione la delibera regionale non sembra sia stata rispettata, come anche alcune sentenze del Tar in materia di concorsi pubblici, a seguito di esposti che denunciavano rapporti di lavoro precedenti tra componenti di commissione d’esame e candidati.

Rapporti di lavoro che anche in questo caso, leggendo le carte, avrebbero dovuto escludere Frega dalla commissione d’esame. Ma nulla è accaduto. Rapporti che si sono prestati anche a delle facili previsioni da parte di alcuni candidati che hanno azzeccato, prima della pubblicazione della graduatoria ufficiale sul sito aziendale, il vincitore del concorso. Ugolini, quindi è ora il nuovo direttore della Uoc dei Servizi veterinari della Asl Roma 4 e prenderà il posto di Dino Baiocco, l’ex direttore che in passato era stato già rimosso dall’incarico per un triplice conflitto d’interessi (nel 2016 ndr), poi rimesso nel 2018 allo stesso posto, ancora con i conflitti in essere, e ora in pensione. IlFatto.it ha chiesto dei chiarimenti alla Asl Roma 4 in merito a questa vicenda, ma non ha ottenuto alcuna risposta.

Dopo la pubblicazione, il 5 febbraio, la Asl 4 ha inviato questa nota

In merito alla procedura selettiva indicata in oggetto, questa Direzione non può che discostarsi fermamente dalle critiche mosse da codesta spettabile testata giornalistica. La procedura si è svolta nel rispetto della vigente normativa in materia di nomina di Direttore di Struttura Complessa (D.Lgs. 502/92, D.P.R. 484/97, D.G.R. Lazio n. 174/2013). La Commissione di Valutazione, nominata con specifica Ordinanza del Commissario Straordinario, era costituita dal Direttore Sanitario Aziendale e da tre Direttori di Struttura Complessa nella medesima disciplina dell’incarico da conferire, individuati tramite sorteggio pubblico da un elenco nazionale nominativo costituito dall’insieme degli elenchi regionali dei Direttori di Struttura Complessa appartenenti ai ruoli regionali del Servizio Sanitario Nazionale, come previsto dalla normativa vigente in materia (D.L. 158/2012 convertito in L. 189/2012, D.G.R. Lazio n. 174/2013). L’Amministrazione ordinariamente, si attiene alle indicazioni dell’ANAC in materia di incompatibilità e di conflitto di interessi nell’ambito di ogni procedura, compresa quella citata nell’articolo.

Ad oggi, rileva peraltro segnalare che alcuna censura risulta essere stata formulata innanzi alla competente Autorità con riferimento al provvedimento di conferimento dell’incarico, adottato con deliberazione DG 188 del 19 settembre 2019.

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