“Il post di La Russa sulla sua pagina Facebook? Vabbè, è innocente, poverino, perché si vede da Facebook che non l’aveva pubblicato lui. Facebook lo dice: ‘pubblicato da’. Lo aveva pubblicato un suo collaboratore e lui ha chiesto immediatamente di rimuoverlo. Mi pare che si sia fatta una tempesta in un bicchier d’acqua“. È la spiegazione data ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, alla gaffe del senatore Ignazio La Russa, che ieri sulla sua pagina ufficiale Facebook, ha pubblicato un post che ironizzava sul Coronavirus con citazione del saluto romano. In realtà, non è affatto vero che Facebook mostri in chiaro gli autori del post di una pagina Facebook, a meno che non si sia amministratori della pagina stessa.
La parlamentare risponde, poi, in modo un po’ piccato a uno dei conduttori, Simone Spetia, che nota un suo smarcamento dalla posizione assunta da Matteo Salvini sull’allarme del Coronavirus: “Purtroppo siamo in un momento in cui, qualsiasi cosa io dica, sento qualcuno dire che l’ho detta per smarcarmi da Salvini. Segnalo che non ho alcun bisogno di smarcarmi da Salvini. Io sono sua alleata, ma io e Salvini rappresentiamo due partiti diversi. Diciamo cose non identiche da qualche decennio. Quindi, non ci vedo questa ricostruzione che si vuole forzare, e cioè che io e Salvini litighiamo e ci detestiamo. Non è così. Io e Salvini siamo alleati – continua – lavoriamo assieme, vinceremo insieme e spesso siamo chiaramente su posizioni o sfumature o letture diverse dei fenomeni. Nel caso del Coronavirus, ho detto molto poco prima dei risultati raggiunti dallo Spallanzani, perché il problema che forse andava posto, prima di dire qualunque altra cosa, era: ci fate capire di cosa stiamo parlando? Si può chiedere a questi signori del governo cinese e all’Oms informazioni certe?”.