Vasco Rossi direttore artistico del Festival di Sanremo 2020. Un sogno, una utopia o un provocazione? In realtà pare che la proposta fosse più che concreta e che la Rai si sia mossa per convincere il rocker, ancor prima di Amadeus, nell’estate del 2019. Lo rivela il rocker in una intervista a La Stampa, inserita in uno speciale dedicato proprio al Festival. Vasco è salito sul palco dell’Ariston quindici anni fa in veste di super ospite nell’edizione targata Paolo Bonolis. Erano passati ventidue anni dall’esibizione con “Vita spericolata” nel 1983.
“Per un attimo ho pensato di fare come Baglioni: accettare di fare Sanremo per consacrare me stesso e le mie canzoni. – confessa Vasco – Farle cantare a tutti, ai superospiti ma anche ai concorrenti. Un duetto qua, un duetto là… Sigla iniziale e finalmente sempre una mia canzone”. Poi la battuta d’arresto: “Ho pensato che io non ho bisogno di tanta promozione. Però, un bel conflitto di interessi, non le pare?“. Arriva anche la stoccata a Baglioni: “Poteva evitare di cantare le sue canzoni insieme a tutti gli ospiti. Non me l’aspettavo. Quando ho visto la Nannini cantare insieme a lui ho pensato: ‘Ma stiamo scherzando?'”. Poi, come si sa, la proposta è stata fatta ad Amadeus, anche se l’amministratore delegato della Rai Salini in realtà avrebbe spinto per Alessandro Cattelan.