“Professione: pilota” è il titolo della prima ‘Loft Masterclass‘, che apre la seconda stagione del format ideato da Matteo Forzano con la collaborazione di Matteo Billi e pubblicato in esclusiva su sito e app di TvLoft. Protagonista è l’ex pilota di Formula Uno Giancarlo Fisichella intervistato dalla giornalista de Il Fatto Quotidiano Silvia D’Onghia. “La passione per i motori mi è stata trasmessa da mio papà, che era un grande appassionato di Formula 1 e aveva anche un’officina – racconta l’ex campione romano – Già a 8 anni, quando ho cominciato a guidare i go-kart, sognavo di diventare un pilota“. Fisichella, nel primo capitolo della ‘Loft Masterclass’ racconta i suoi primi passi, tutta la gavetta necessaria per arrivare al traguardo: a 12 anni fa gare in tutta Italia con i kart, a 14 viaggia da solo fuori dai confini nazionali, a 16 diventa pilota ufficiale di una casa costruttrice di telai e motori e da lì inizia il vero percorso professionistico. A 19 anni esordisce in Formula 3 e ci resta per tre anni finché a 22 anni firma un contratto molto importante con la Alfa Romeo. L’occasione di tutta una vita arriva quasi per caso l’anno seguente quando Fisichella diventa terzo pilota della Minardi in Formula 1: “Dieci giorni prima del Gran Premio in Australia ricevo la telefonata che mi comunica che avrei corso, nonostante in quel momento fossi solo un test driver: mi sembrava di essere in un sogno“. La seconda parte della ‘Loft Masterclass’ si concentra su una domanda: come si diventa piloti oggi? “Si comincia sui kart – risponde Fisichella – Bisogna cercare sponsor, cominciare molto presto sia la preparazione fisica in palestra, sia l’apprendimento della lingua inglese per entrare nei team giovanili della Formula 1, che aiutano economicamente i giovani ad andare avanti ed emergere”. Infine, l’ultima parte del format si chiede quale sia il futuro della Formula 1: “Adesso ci si sta concentrando sull’ibrido, c’è anche una nuova categoria come la Formula E che è tutta elettrica – spiega l’ex pilota – ma la Formula 1 deve rimanere tale e far cantare il motore“.