Intitolare una via di Milano a Francesco Saverio Borrelli? I consiglieri comunali sono divisi sull’ipotesi lanciata dal Fatto Quotidiano con una petizione che ha già raccolto 50mila firme. “Non sono d’accordo perché ritengo che i magistrati debbano fare il loro dovere, cioè esercitare la giustizia non fare rivoluzioni politiche”, dice Fabrizio De Pasquale, di Forza Italia, al Fattoquotidiano.it. Il collega azzurro Alessandro De Chirico va oltre, riscrivendo a modo suo anche la storia giudiziaria dei processi di Mani Pulite: “Sono state condannate delle persone innocenti”.
Di idea opposta Patrizia Bedori, del Movimento 5 stelle, che, una volta letta la petizione, ha “presentato una controproposta di dedicare una via a Borrelli” perché, spiega “vanno ricordati i fatti e il Pool di Mani Pulite è un fatto: ha debellato tangentopoli”. Concorde anche Alessandro Morelli, della Lega che però sottolinea che bisogna “guardare al futuro”. Anche il Partito democratico sostiene la proposta del Fatto quotidiano. “È una cosa naturale e positiva pensando al suo ruolo per questa città. Proprio quest’anno l’abbiamo riconosciuto con la medaglia d’oro alla memoria”, spiega Filippo Maria Barberis, capogruppo dem in consiglio. Francesco D’Alfonso, infine, della lista Beppe Sala sindaco, ricorda che “devono passare dieci anni dalla morte”.
In consiglio comunale a Palazzo Marino lunedì si è discussa la proposta di intitolare una strada a Bettino Craxi, la figura politica più importante tra quelle coinvolte in Tangentopoli. La mozione, presentata da Forza Italia, è osteggiata dal centrosinistra e dal M5s che quando ha cominciato ad elencare le condanne dell’allora leader del Psi ha suscitato la protesta dei berlusconiani che sono usciti dall’aula.