Il meglio e il peggio della prima serata musicale del Festival di Sanremo 2020. I primi 12 big e i primi 4 Giovani in gara. Strano scherzo del destino nel primo gruppo di Big che si è esibito i favoriti del podio Diodato, Anastasio e Alberto Urso. Tra i giovani vincono i brani meno contemporanei. Achille Lauro shock mente cita Giotto che raffigura San Francisco e il voto di povertà. Diodato fa vibrare le emozioni. Alberto Urso spinge col belcanto per conquistare il pubblico più adulto. Irene Grandi e Marco Masini, la vecchia scuola che dimostra ancora una volta di saper “mangiare” il palco. Elodie supersexy e moderna.
IRENE GRANDI – “Finalmente Io” (Voto 8)
Premesso che per onestà intellettuale, il sottoscritto confessa un debole per l’artista. Che donna, che carisma, che rock, che Vasco!
MARCO MASINI – “Il Confronto” (Voto 8)
Di pancia, onesto, senza fronzoli. Un po’ troppo attaccato al pianoforte, copertina di Linus. Quando lancia il cuore sul palco non ce n’è
RITA PAVONE – “Niente (resilienza 74)” (Voto 4)
Grandissimo rispetto per l’artista, ma perché farsi del male così, con una canzone così?
ACHILLE LAURO – “Me ne frego” (Voto 7)
Ammicca, sensuale, strafottente, gioca con l’ambiguità ed è il più moderno. Non è solo il look.
DIODATO – “Fai rumore” (Voto 9)
È “La canzone” e il resto scompare.
LE VIBRAZIONI – “Dov’è” (Voto 6)
Un performer di musica in lingua dei segni italiana non basta. La canzone è carina. “Dov’è” ripetuta seimila volte è il punto di forza.
ANASTASIO – “Rosso di rabbia” (Voto 6)
Un po’ Hannibal Lecter, Anastasio prova a spettinare un po’ il palco dell’Ariston. Risultato? Ansiolitico
ELODIE – “Andromeda” (Voto 7)
“Andromeda” è il pezzo più moderno del Festival e lei supersexy. Cosa volere di più?
BUGO E MORGAN – “Sincero” (Voto 5)
Morgan sbaglia l’attacco e qualcosa si rompe, poi si recupera in corsa. Meglio in prova Peccato.
ALBERTO URSO – “Il sole ad Est” (Voto 6)
Il look elegante e il do di petto che spinge. Canzone così così. Il tenore pop però corre verso il podio.
RIKI – “Lo sappiamo entrambi” (Voto 7)
La mano che trema, l’emozione palpabile, ma alla fine si è lanciato e non si è tirato indietro. Così si fa, coraggio
RAPHAEL GUALAZZI – “Carioca” (Voto 6)
All’1:05 ci pensa Gualazzi a risvegliarci dal torpore e lo fa, catapultandoci a Cuba. Grazie
EUGENIO IN VIA DI GIOIA – “Tsunami” (Voto 7)
Un po’ marinai di Jean Paul Gaultier (non sono modelli, ma col fisico da lanciatori di freccette), un po’ tanto tarantolati, sono i veri performer tra i Giovani
TECLA INSOLIA – “8 marzo” (Voto 2)
Nascere vecchia, morire vecchia con tutto rispetto per l’età avanzata. Eppure ha vinto “Sanremo Young”
FADI – “Due noi” (Voto 5)
Ma il cappellino di lana in prima serata va di moda? Brano from Sanremo Giovani 1992
LEO GASSMANN – “Vai bene così” (Voto 5)
Sbagliare una canzone per l’occasione della propria vita si può? Sì. Peccato perché lui è bravo.