I parenti delle vittime, tutti i partiti politici, le stesse Sardine e anche Autostrade per l’Italia. Quel “ma a chi interessa che caschi un ponte”, pronunciato da Oliviero Toscani a Un giorno da pecora su Radio1, ha avuto la conseguenza di creare un fronte unico contro il fotografo. Critiche e accuse che hanno costretto l’artista a una sorta di marcia indietro: “Mi dispiace, le mie parole sono state estrapolate e confuse” ha detto, per poi sottolineare che è “una follia pensare che a me non interessi la tragedia” del Ponte Morandi. Il passo indietro, del resto, è stato preceduto da attacchi di ogni tipo, arrivati anche da chi era presente nella foto che ha dato il là all’uscita infelice di Toscani. Mentre le Sardine hanno chiesti di porre fine alle “strumentalizzazioni“, Autostrade ha preso nettamente le distanze dal fotografo, parlando di “parole incomprensibili” e di “tragedia che sarà sempre gravissima e ingiustificabile, e che porteremo il dolore che ha causato dentro di noi per tutta la vita”. Per Aspi, inoltre, “è un sentimento che unisce tutti gli uomini e le donne che operano ogni giorno nella nostra azienda“.
I parenti delle vittime: “Da Toscani parole confuse e inopportune” – In giornata, però, i primi ad esprimersi sono stati i parenti delle 43 vittime della tragedia: “Quarantatre morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto” ha detto Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Morandi, ha risposto al fotografo, definendo le sue parole “inopportune” e “confuse”: “Ogni giorno ci aspettiamo, ormai da quasi 18 mesi qualche nuova pensata, ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie… – ha scritto – Stasera ho sentito registrate delle esternazioni, inopportune e confuse di Toscani, ovviamente a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero – ha aggiunto – in effetti passare su un ponte francamente è un po’ da ‘plebei’, purtroppo tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto a ‘quel ponte’ ci è rimasta per sempre, certamente non per qualche strano fulmine vagante, 43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano TUTTO“.
“Speriamo che questi ragazzi abbiano sbagliato in buona fede” – Per quanto riguarda il contesto della polemica, Egle Possetti ha sottolineato che Toscani “si è irritato per il rilievo mediatico della fotografia con alcuni leader delle Sardine e con Benetton, tutto quanto ha destato un po’ di baruffa…”. Per quanto riguarda la foto incriminata e la presenza delle Sardine nel centro culturale diretto da Toscani, la presidente del comitato non è stata tenera con i responsabili del movimento anti-Salvini: “Noi non possiamo giudicare la volontà di partecipare ad una ‘fucina creativa‘ dai Benetton da parte delle Sardine, siamo in un paese libero” ha precisato, prima di sottolineare che “certo il momento storico, e l’evidente faro mediatico sugli imprenditori che li hanno ospitati, non danno sicuramente la speranza di ricevere un premio oscar per il tempismo”. “Io non voglio denigrare nessuno, non è nostro compito, inoltre lo fanno già troppi – ha aggiunto – ed in alcuni casi farebbero bene a fare un proprio esame di coscienza; spero solo che questi ragazzi abbiano sbagliato in buona fede, soprattutto per coloro che hanno speranza nella loro lotta“.
“Vogliamo vedere i colpevoli privati della loro libertà” – Tornando sul luogo della foto e sulle finalità del centro culturale – per dirla con Toscani – “sponsorizzato da Benetton“, Possetti ha specificato che “penso ci siano molte eccellenze in Italia con cui fare studi e ragionamenti sul futuro, ma li cercherei altrove…. Peccato che in questo momento sul piatto ci siano due tematiche a noi MOLTO care: decisione sulla revoca delle concessioni e dibattito inquietante sulla prescrizione…. Non sarà – si è chiesta – che queste baruffe e le polemiche varie su show canori vogliano distogliere l’attenzione da qualcosa di molto, molto più importante????”. Alla domanda, segue la rivendicazione: “Noi vogliamo vedere i colpevoli privati della loro libertà, umiliati pubblicamente ed in galera…. – ha detto – senza strane tempistiche che annullino il risultato processuale, siamo francamente stufi di idiozia. Sulla situazione delle nostre infrastrutture – ha concluso – francamente abbiamo purtroppo titolo ad esprimerci per contribuire nel nostro piccolo a tutelare la vita di tutti coloro che rimangono”.
Da Salvini a Meloni, da Toti a Crimi: tutti contro Oliviero Toscani – Le parole di Toscani hanno avuto anche un altro effetto: sono riuscite a mettere d’accordo nella condanna unanime praticamente tutti i partiti, anche quelli di centrodestra che finora non hanno mai spinto per eventuali sanzioni nei confronti dei Benetton dopo la caduta del Ponte. “Vergogna. ‘Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola’: le agghiaccianti parole con cui Oliviero Toscani parla del crollo del ponte Morandi e della vicenda della foto con lui, le sardine e il suo datore di lavoro Benetton. Nessuna manifestazione delle sardine contro questo linguaggio ignobile?” si è chiesta il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Anche Matteo Salvini ha detto la sua, condannando duramente il movimento civico: “Le Sardine si sono montate la testa: parlano di congressi, vogliono andare da Conte, cancellare i decreti sicurezza e poi si fanno selfie con Benetton e ricevono il sostegno di Soros. Alla faccia del nuovo!” ha detto il leader della Lega in diretta su Facebook. “Toscani vergognati, neanche pensarle certe cose” ha aggiunto. E ancora: “A proposito di miseria umana, parlo di Toscani – ha sottolineato Salvini – Finché insulta Salvini, è uno sport praticato da tanti. Però come fa uno a dire, con decine di morti per il crollo del ponte Morandi ‘A chi volete che interessi del crollo di un ponte’? È come assolvere qualcuno che non ha fatto il suo dovere…”. E ha concluso: “Spero che Toscani abbia un minimo di dignità per chiedere scusa ai parenti delle vittime“.
Chi è tornato a battere sulla questione della revoca delle concessioni stradali alle società di cui è azionista la famiglia Benetton è stato il capo politico reggente del M5s Vito Crimi: “Siamo abituati alle uscite provocatorie di Toscani, è il marchio della sua comunicazione, ma a tutto c’è un limite – ha detto – Quanto accaduto conferma sempre di più la necessità che su questo tema il governo non abbia tentennamenti e agisca rapidamente per revocare le concessioni ad Aspi. Lo dobbiamo ai familiari delle vittime del Ponte Morandi, ai quali vanno il mio rispetto e la mia solidarietà”. Da segnalare anche la presa di posizione del Pd ligure, secondo cui “le affermazioni di Oliviero Toscani sono violente, indegne, disumane, ignoranti. Questo signore dovrebbe scusarsi – hanno fatto sapere i dem – Anche questo episodio conferma la necessità che lo Stato non conceda più di gestire il bene pubblico a gruppi industriali e finanziari che stanno dimostrando di aver anteposto il profitto all’interesse pubblico e alla dignità umana“. “La ‘ritrattazione’ di Toscani – commenta la parlamentare ligure di Italia Viva Raffaella Paita – non cancella purtroppo lo stupore e l’indignazione per chi ha avuto un atteggiamento di indifferenza rispetto a un’immane tragedia come quella del Ponte Morandi”.
Anche le Sardine e Autostrade criticano l’uscita di Toscani – Tutta la polemica era partita dalla pubblicazione di una foto che ritraeva insieme Luciano Benetton, Oliviero Toscani e le Sardine dopo un evento privato organizzato a Fabrica, il centro culturale diretto dal fotografo e sponsorizzato dai Benetton. A 48 ore dalle parole di Toscani, però, tutti i protagonisti di quello scatto hanno deciso di prendere le distanze. “Non vogliamo più che si strumentalizzi questa storia – hanno fatto sapere le Sardine – noi abbiamo ammesso il nostro errore ed avevamo chiarito il motivo della nostra visita, ribadendo più volte che avevano chiesto di non pubblicare le foto essendo un altro il motivo della nostra presenza a Fabrica; ora – hanno concluso – chiediamo a Oliviero Toscani e Luciano Benetton di non strumentalizzare ulteriormente più questa vicenda che purtroppo grava su cicatrici ben più grandi“.
Molto più dura la replica di Autostrade per l’Italia, che tramite una nota dell’amministratore delegato Roberto Tomasi ha criticato aspramente il fotografo: “Non comprendiamo assolutamente le affermazioni di Oliviero Toscani. In ogni caso, credo sia giusto ribadire che la tragedia del Morandi è stata e sarà sempre una tragedia gravissima e ingiustificabile, e che porteremo il dolore che ha causato dentro di noi per tutta la vita”. Per Aspi, “è un sentimento che unisce tutti gli uomini e le donne che operano ogni giorno nella nostra azienda. Proprio per questo – ha proseguito – abbiamo cercato, con umiltà e per quanto possibile, di lenire le ferite della tragedia dimostrando la nostra vicinanza ai familiari delle vittime, a tutte le persone coinvolte e alla comunità genovese“. Ancor più netta la presa di posizione di Alessandro Benetton: “Mi dissocio fortemente dalle affermazioni fatte da Toscani. Ho scelto quasi 30 anni fa di essere un imprenditore indipendente dalla mia famiglia – ha scritto su Instagram – Ad eccezione di un brevissimo periodo, mi sono sempre ed unicamente dedicato alla mia attività 21 Invest. Ho quindi scelto di non commentare mai su attività che non mi riguardassero. Sicuramente in questo caso – ha concluso – mi dissocio fortemente dalle affermazioni fatte da Toscani“.
Alla fine Toscani chiede scusa – Dopo le accuse arrivate da ogni dove, il fotografo su Twitter è stato costretto a fare un passo indietro: “Mi dispiace che parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte – ha scritto Oliviero Toscani sul suo profilo – Solamente la cattiveria può strumentalizzare una cosa simile. A me come a tutti – ha aggiunto – quella tragedia interessa e indigna, ma è assurdo che certi giornalisti ne chiedano conto a me”. Dichiarazione resa ancora più netta più tardi: “Sono distrutto umanamente” dice a Radio Capital. Ma continua a parlare di “frase estrapolata da qualcuno per il suo programma un po’ scandalistico. “Stavo spiegando – aggiunge Toscani – che l’incontro a Fabrica aveva come tema principale la comunicazione e non si era parlato del ponte Morandi né della questione Autostrade e adesso mi ritrovo accusato in questo modo. Cosa posso fare? Mi posso solo scusare nel modo più profondo. Questo attacco non lo merito e ribadisco: nessuno vuole che cada un ponte! Il Morandi purtroppo è caduto e sono indignato ma sono anche il primo a dire che le mie parole suonano incomprensibili se estrapolate in quel modo e chiedo scusa. Ho sbagliato, cosa cazzo d’altro posso dire! Se ci si potesse prendere a bastonate in radio, lo farei”.