El purtava i scarp de tennis anche lui. Paolo Jannacci, in Jannacci Enzo, è il classico “figlio di” talentuoso, versatile, musicista e cantante, pianista, bassista, fisarmonicista, che non potrà mai essere lontanamente un artista come il padre. Classe ’72, comincia a calcare i palcoscenici dei live di Enzo quando non ha nemmeno vent’anni. Highlights: Il Bonzo al piano con Enzo, Il primo furto non si scorda mai alla fisa e Enzo alla chitarra. Lezioni, liti, abbracci, conflitti, ma sempre di fianco a Jannacci senior per almeno vent’anni.
“La sua grandezza sta nel riassumere il senso della vita in un sorso di gazzosa”, disse del padre. E Paolo che è un ragazzo intelligente non ha nemmeno mai voluto emularlo. Proprio perché quella cosa lì della gazzosa non gli sarebbe riuscita (e non riesce praticamente a nessuno oggi). A Sanremo ritorna per la quarta volta, prima in gara, dopo aver diretto l’orchestra per papà nel 1998, idem per Pacifico (2004), infine il duetto con Enrico Nigiotti del 2019. Il brano, scritto nel 2014, ma che sfila tra i big solo oggi, s’intitola Voglio parlarti adesso. Padre e figlia a confronto. Parlarsi prima che sia troppo tardi. Parlarsi perché poi il tempo passa e tutto finisce. Su Instagram Paolo si mostra spesso all’opera, sul palco o in sala prove, passando da J-Ax e Max Pezzali, ai Legnanesi.