La deputata M5s Carla Ruocco è stata eletta presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche. Secondo quanto si apprende ha ottenuto 22 voti. Come vicepresidenti sono stati designati il senatore Luciano D’Alfonso (Pd) e il deputato Felice D’Ettore (Fi). Ruocco ricopre attualmente anche l’incarico di presidente della commissione Finanze, dal quale però dovrà dimettersi.
A dicembre scorso, proprio la scelta del nome da designare per la guida della commissione d’inchiesta, aveva creato numerose polemiche dentro la maggioranza. Ad autocandidarsi per guidare l’organismo bicamerale, fortemente voluto dai 5 stelle, era stato infatti il senatore 5 stelle Elio Lannutti. Un nome contestato da Pd e Italia viva, ma sul quale avevano espresso perplessità gli stessi 5 stelle. Lannutti era infatti finito al centro delle polemiche per essere stato indagato a febbraio 2019 per un tweet antisemita, ma soprattutto, dopo l’autocandidatura, gli è stato contestato il ruolo del figlio attualmente impiegato della Banca Popolare di Bari nell’ufficio Enti con sede di Roma. A dicembre scorso il governo ha commissariato l’istituto di credito e proprio l’incarico al figlio, nonostante la commissione d’inchiesta non si occuperà di quel caso in particolare, avrebbe fatto cadere definitivamente le quotazioni di Lannutti. Il senatore per sostenere la sua candidatura si presentò dallo stesso Beppe Grillo, accompagnato da Antonio Di Pietro. Nonostante quel confronto e le resistenze iniziali, era poi arrivato il passo indietro forzato del senatore.
Un altro dei nomi che si erano fatti nei primi tempi, annunciato dallo stesso Luigi Di Maio, era quello del senatore Gianluigi Paragone, ma prima ancora del suo addio al M5s e dopo la nascita del Conte 2 era stato scartato perché non gradito al Partito democratico. Sul nome di Italia viva c’era invece il via libera del Pd, ma le perplessità di Italia viva.. In alternativa M5s avrebbe proposto Daniele Pesco (anche lui presidente in Senato della Finanze) o il deputato Alvise Maniero.