Dopo l’annuncio di novembre tante voci di corrodoio e nessuna ufficialità, fino ad adesso: nasce la eSerie A Tim, la competizione esports della Lega Serie A realizzata insieme a Infront e PG Esports.
Con un po’ di ritardo rispetto alle aspettative, e soprattutto rispetto alle altre leghe europee, ma alla fine anche l’Italia avrà il suo campionato esports di calcio digitale. La Lega Serie A arriva ufficialmente negli esports presentando la eSerie A Tim, torneo aperto a tutti gli appassionati dei due videogiochi simulatori di calcio più famosi e giocati al mondo: FIFA20 e PES2020. Il campionato sarà organizzato insieme ai partner Infront e PG Esports su una singola piattaforma in esclusiva: la PlayStation 4 targata Sony. Il torneo sarà organizzato in due fasi: un primo percorso di selezione a eliminazione diretta, utile per determinare i migliori giocatori italiani amatoriali da mettere poi a disposizione delle squadre, e una successiva fase di campionato in tutto e per tutto simile alla Serie A con più gironi, i playoff e l’immancabile Grand Final. L’obiettivo è terminare il torneo per maggio, in concomitanza con la finale di Coppa Italia, con un grande evento aperto al pubblico che determinerà la squadra campione della prima edizione della eSerie A Tim.
I campionati esports paralleli e direttamente riconducibili alle leghe calcistiche sono ormai una costante del calcio europeo e non solo. La eLigue1 è alla quarta edizione in Francia, la eLiga spagnola si avvale della collaborazione della LVP, la Liga de Videjuegos Profesional, la Virtuelle Bundesliga accoglie giocatori e squadre di Germania e Austria mentre la ePremier League e la eMLS fanno ormai parte del circuito ufficiale competitivo del videogioco FIFA20 per Inghilterra e Stati Uniti. L’Italia, nonostante i talenti prodotti negli anni, sembrava non avere interesse nel proporre una competizione esports, forse dettata dallo scarso interesse mostrato dalla maggior parte dei club italiani sul team esports. Solo nell’ultimo anno le squadre della Serie A, e non solo (basta ricordare gli esempi di Monopoli e Monza della Lega Pro), hanno iniziato a comprendere le potenzialità di un fenomeno seguitissimo dalle fasce più giovani della popolazione: un modo per riconquistare quella fetta di pubblico che ormai difficilmente segue le squadre di calcio o si interessa a loro. Un modo per portare i giovani e i giovanissimi ad affezionarsi a quello che da sempre è lo sport più seguito in Italia che conta milioni di appassionati.
Gamers, tenetevi pronti.
La #eSerieATIM è qui. ????https://t.co/y75Qvftqlr pic.twitter.com/kFDYVibIIe— Lega Serie A (@SerieA) February 5, 2020
Se in un primo momento solo Sampdoria e Roma avevano accolto con fervore l’idea di creare una propria sezione competitiva dedita agli esports, nel biennio 2018-2019 le squadre si sono moltiplicate, nonostante alcuni esperimenti non andati a buon fine come quelli di Genoa e Cagliari. Sono però arrivate, stabilmente, Parma, Bologna, Empoli, Perugia, Pescara, Torino e altre ancora. Alcune di queste anche grazie all’intervento di ESA – Esports Academy, realtà che ha saputo essere un interlocutore prezioso tra il mondo del calcio e dell’esports, altre grazie a Pro2Be, talent lab dei migliori giocatori di FIFA e PES. Una crescita costante che ha convinto la Lega Serie A a intraprendere ufficialmente il percorso negli esports con l’annuncio di novembre in cui Luigi De Siervo, amminstratore delegato della Lega Serie A, presentava il logo della competizione dando appuntamento al prossimo futuro per i dettagli.
Dettagli che in realtà, dopo tante voci di corridoio e ipotesi, sono finalmente arrivati, almeno una parte, il 5 febbraio con la presentazione ufficiale della competizione, sempre a cura di Luigi De Siervo.
“È per noi un grande piacere presentare la eSerie A TIM. Gli esports sono un fenomeno in continua crescita ed espansione e rappresentano uno dei settori chiave dello sport business. Abbiamo la grande opportunità di coinvolgere un target sempre più ampio e trasversale, avvicinandoci così alle nuove generazioni. Tutti gli appassionati potranno ora seguire un nuovo Campionato e i più bravi potranno rappresentare la propria squadra del cuore sfidandosi a colpi di joypad per decretare il Campione della eSerie A TIM”.
Soddisfazione anche da parte di PG Esports, organizzatore del PG Nationals di League of Legends e Rainbow Six Siege e di numerosi altri tornei sul territorio italiano ed europeo. A parlare del progetto con la Lega Serie A è Pier Luigi Parnofiello, amministratore delegato della società che fa parte del Gruppo Fandango:
“È per noi di PG Esports motivo di orgoglio e grande soddisfazione essere partner ufficiali del progetto. Da anni PG si impegna per sostenere e divulgare l’esports in Italia e siamo consapevoli dell’impatto positivo e dirompente che la eSerie A TIM avrà sui gamers e sugli appassionati di calcio. Inoltre, la eSerie A TIM colma finalmente il gap con le altri grandi realtà europee e metterà l’Italia sul radar delle competizioni esports da seguire anche oltre i confini nazionali.
Quale sarà il ruolo di PG Esports nell’organizzazione della eSerie A TIM?
“Abbiamo in carico la parte sportiva della competizione, quindi dal design del formato competitivo, alla creazione del regolamento, fino all’assicurarsi il fair play della competizione. Contribuiamo inoltre alla costruzione e spettacolarizzazione della trasmissione in streaming, occupandoci anche della selezione dei migliori commentatori e analisti.”
Sono previsti eventi dal vivo?
“La eSerie A TIM comprenderà certamente una componente live, sarà una grande occasione per incontrare gli appassionati del gaming e i tifosi delle squadre partecipanti.”