Festival di Sanremo 2020. Atto secondo. Fiorello esordisce nei panni di Maria De Filippi. Vestito blu e parrucca bionda, ha fatto il suo ingresso sulle note della colonna sonora di ‘C’è posta per te’, imitando la conduttrice Mediaset che poco dopo, a sorpresa, ha chiamato lo showman in diretta. Poi il ricordo di Fabrizio Frizzi nel giorno del suo compleanno. La gara dei big inizia dopo le 22.00 con Piero Pelù e finalmente fanno il loro ingresso anche le “vallette”, le due giornaliste del Tg1 Emma D’Aquino e Laura Chimenti, seguite poi da Sabrina Salerno. A sorpresa si scopre che seduto tra il pubblico c’è il campione di tennis Djokovic: sale sul palco e improvvisa una gag con Fiorello. Standing ovation per Tiziano Ferro e Massimo Ranieri che hanno cantato insieme ‘Perdere l’amore’: “Tu da oggi m’hai ‘a chiama’ papà” (tu da oggi devi chiamarmi papà), gli ha detto in napoletano Ranieri. Ma poi è tempo di reunion, quella dei Ricchi e Poveri, che dopo 40 anni tornano a cantare insieme e infiammano l’Ariston. Ma quando l’orologio segna mezzanotte e mezza mancano ancora 5 cantanti in gara e un consistente pezzo di scaletta.
LA DIRETTA DELLA SERATA
1.30 – Giordana Angi e Michele Zarrillo sono gli ultimi due cantanti in gara. Laura Chimenti propone una lettera alle figlie. E’ soltanto l’1.30. “Fare la mamma che lavora ti costringe a delle scelte. Penso a quando non ho potuto partecipare al tuo saggio di danza. O quando mi chiedi di giocare e io ti dico ‘più tardi’.. Per un figlio la mamma dev’esserci sempre. Mi è capitato anche di rifiutare delle proposte di lavoro. Ma non ho rimpianti. Non sarete mai un ostacolo: siete la mia ricchezza”, dice la giornalista del Tg1, che ha tre figle. Rispetto a quanto inizialmente previsto, salta la consegna del lumino d’oro a Fiorello e anche l’esibizione di Sabrina Salerno in Boys Boys Boys.
La classifica della seconda puntata. Junior Cally ultimo. Rancore penultimo. Elettra Lamborghini decima. Nigiotti nono. Jannacci ottavo. Giordana settimana. Levante sesta. Zarrillo quinto. Tosca quarta. Il podio. Pinguini terzi. Piero Pelù secondo. Gabbani primo. Quindi Amadeus svela anche la classifica provvisoria. 24. Junior Cally 23. Bugo e Morgan 22. Rancore 21. Elettra Lamborghini 20. Riki 19. Rita Pavone 18. Enrico Nigiotti 17. Achille Lauro 16. Paolo Jannacci 15. Anastasio 14. Raphael Gualazzi 13. Giordana Angi 12. Alberto Urso 11. Marco Masini 10. Levante 9. Michele Zarrillo 8. Tosca 7. Irene Grandi 6. Diodato 5. Elodie 4. Pinguini 3. Pelù 2. Le Vibrazioni 1. Gabbani.
1.15 – All’1.11 arriva il monologo di Emma D’Aquino sulla libertà di stampa. “Il giornalismo rimane una professione pericolosa. Nel 2019 sono stati 49 i colleghi uccisi nel mondo. La cosa incredibile è che è il dato più basso degli ultimi vent’anni. Un altro dato allarmante è sui reporter che finiscono in carcere per aver tenuto la testa alta ed essersi avviicnati alla verità, o averla cercata. Poi c’è la graduatoria sulla libertà di stampa. Il nostro Paese si trova al 43esimo posto. Ci sono 19 giornalisti che vivono attualmente sotto scorta in Italia e poi ci sono quelli colpiti dalle querele-bavaglio, che cercano il silenzio. Meno del 10% di queste querele, che chiamo intimidatorie, hanno avuto un seguito giudiziario. La libertà è un diritto che vale per tutti”, le sue parole.
01.10 – Medley di Tiziano Ferro. Canta Sere Nere, Il regalo più grande, Per dirti ciao. Lui si commuove (di nuovo), poi ironizza sull’orario. “Hashtag Fiorello statti zitto“, dice Tiziano. “Abbiamo talmente tante cose belle che vogliamo regalarle tutte, perché conservarle”, risponde. Ecco Junior Cally. Arriva senza maschera, dopo tutte le polemiche di questi mesi. Cita Salvini e Renzi, ma forse non se ne accorgeranno (visto l’orario). No Grazie, la canzone, è convincente. Si chiude così la nostra diretta. Ci leggiamo domani.
00.50 – Toh, un altro ospite. Gigi D’Alessio è qui per festeggiare i vent’anni di Non Dirgli Mai. Il pubblico dell’Ariston gli regala una standing ovation. “Grazie per questo sogno che mi avete fatto realizzare”. Tra lui e Massimo Ranieri, c’è Rancore. Il rapper presenta Eden, una canzone fortissima. Al termine cade a terra. Anche Ranieri propone un inedito, ma questo è fuori gara. Si intitola Mia Ragione.
00.30 – La gara (ah, c’è anche quella?) continua con Francesco Gabbani e la sua Viceversa. Un brano diverso dai suoi soliti. Più raffinato e meno “scimmiesco”. L’orologio segna mezzanotte e mezza, e ci aspettano ancora (secondo scaletta: cinque cantanti in gara, l’arrivo di Gigi D’Alessio, l’inedito di Massimo Ranieri, il medley di Tiziano Ferro, i monologhi di Emma D’Aquino e Laura Chimenti, l’esibizione di Sabrina Salerno e una sorpresa di Fiorello). Ma veramente? Siccome siamo in orario, spazio anche agli abbonati Rai in prima fila. L’ottavo cantante in gara, intanto, è Paolo Jannaci con Voglio parlarti adesso. E’ dedicata a sua figlia.
00.10 – Un ospite dietro l’altro, stasera. C’è un ritardo evidente sulla scaletta (qualcuno parla di mezz’ora). Il povero Gabbani si sarebbe dovuto esibire ancor prima dei Ricchi e Poveri. Invece ora tocca a Zucchero. Amadeus lo accoglie come in una grande arena. Il blues man canta tre brani: Spirito nel buio, La canzone che se ne va, Consapevole Libidine. E per la prima arriva a Sanremo la realtà aumentata. Zucchero chiude la sua performance così: “La messa è finita, andate in pace”.
23.55 – “Da adesso i Ricchi e Poveri non si lasciano più”. La band riceve il premio alla carriera della città di Sanremo. Venticinque minuti di Ricchi e Poveri ci hanno un po’ provato.
23.50 – Il quartetto diventa quintetto con Fiorello sulle note (di nuovo) di Che Sarà. Amadeus chiede: “Chi ha chiamato per primo gli altri?“. Risponde Franco: “Quello dei Matia Bazar”. Boh. Ma non è ancora finita. C’è un altro medley. Stavolta con le canzoni che Marina Occhiena, essendo uscita 40 anni fa dal gruppo, non ha mai cantato: Se m’innamoro, Sarà perché ti amo, Mamma Maria. Sempre tutto in playback.
23.35 – La reunion dei Ricchi e Poveri, 39 anni dopo, è realtà. Ci sono anche Marina Occhiena e “il baffo” Franco. Propongono il loro primo pezzo, L’ultimo Amore, in una versione inedita, e poi La prima cosa bella e Che sarà. Tutto rigorosamente in playback. “Un vero evento”, dice Amadeus.
23.18 – Un momento molto struggente riguarda Paolo Palumbo, un ragazzo di 22 anni di Nuoro con la Sla. Il ragazzo si era presentato a Sanremo Giovani con la canzone Io Sono Paolo. Racconta Amadeus: “Fino a quattro anni fa la sua era una vita assolutamente normale, di un ragazzo di 18 anni, con la passione per la cucina. Un giorno si accorge di non riuscire a tenere una pentola tra le mani. Ha scoperto di avere la sla e la situazione è degenerata. E’ un ragazzo con una grande energia e una grande forza. Ci ha presentato una canzone che ci ha colpito perché riguarda la sua storia. Ci siamo fatti una promessa e io l’ho mantenuta. L’ho chiamato”. Christian Pintus canta, lui ascolta l’esibizione dalla sedia a rotelle sul palco. Un momento molto forte. Al suo fianco c’è Rosario, suo fratello. “Grazie a lui le mie incertezze sono scomparse. Mi basta la dolcezza con cui mi parla a far scomparire tutto. La mia famiglia mi ha dedicato la sua vita senza chiedere nulla in cambio. La mia non è la storia di un ragazzo sfortunato ma di un ragazzo che non si è arreso alle avversità. Quando vi dicono che non raggiungerete i vostri sogni, continuate dritti per la vostra strada seguendo il cuore. Fate quanto più potete per aiutare il prossimo. Quando credete di non farcela, ascoltate e riascoltate la mia canzone”, dice con la voce artificiale tramite un computer.
23.00 – Momento Tiziano Ferro. Il cantante è raggiante: “Sei il mio realizzatore dei miei sogni”, dice ad Amadeus. Stasera duetta con Massimo Ranieri sulle note di Perdere l’amore. “Questo momento rimarrà nella storia”. E in effetti il duetto è potentissimo. Brividi. “Non si sono mai incontrati ma li hanno definiti uno l’erede dell’altro”, dice il conduttore. In realtà c’è una leggenda secondo cui siano padre e figlio. Infatti, a fine esibizione, Ranieri dice: “Stasera mi puoi chiamare papà”
22.50 – Sabrina Salerno è ancora sul palco, stavolta per una breve gag con Amadeus. “Avevo il poster di Sabrina a casa. Io l’ho conservato, è proprio quello dell’86. Sei uguale a 35 anni fa”, le dice. “Il tempo passa per tutti. Ci vuole tanta fatica per fare un bell’aspetto. Ma anche tu non sei cambiato”. E mostra una foto d’epoca di Ama. Completamente diverso: occhialata da terrorista, capello lungo, look anni Ottanta. “Dai, se tu ti mettessi un parrucchino…“. Ma è già il turno dei Pinguini Tattici Nucleari, la band più indie di questa edizione. La loro canzone è una metafora: in un mondo di John Lennon e di Paul McCartney, io sono Ringo Starr. La band porta l’energia e la spensieratezza. Sono la quota Stato Sociale. Piacevoli.
22.39 – Alle 22.39 scende la scale l’altra valletta della serata, Sabrina Salerno. La regina degli anni Ottanta, mentre scende le scale, rimane incastrata col tacco. Amadeus corre ad aiutarla e si abbracciano. Lei è super sexy, come al solito. Merito di un vestito con uno spacco vertiginoso. “Ho un crampo al piede, sto morendo. Me lo tengo e facciamo finta di niente“, racconta Sabrina, che a Sanremo ha vissuto durante l’adolescenza. “Ma non avrei mai pensato di fare questo nella vita”. Insieme ad Amadeus lancia Levante con TikiBomBom.
22.27 – Ieri sera in platea c’era Malgioglio, stasera c’è il tennista numero uno al mondo Djokovic. Amadeus è incredulo: “Ma non me l’avevi detto”. Non sapeva nulla. Fiorello svela che il campione gli aveva chiesto di poter andare a vedere una puntata del Festival, e come non poteva non accontentarlo. Lo showman gli va incontro. “La consoci Alba Parietti?”, gli chiede. Lui esordisce con il suo italiano buono ma incerto: “Sono molto felice di essere qui”. Fiore ruba di nuovo la scena. Stavolta canta Terra Promessa con il campione. “Ma io non sapevo niente. Pensate quanto posso contare“, ride Amadeus.
22. 15 – Ah, ci sono anche le vallette. Quelle di stasera sono (anche) Laura Chimenti ed Emma D’Aquino, le due mezzobusto del Tg1. Eleganti, belle, fini. “Che spettacolo vedervi intere, in piedi”, scherza Amadeus, che poi le prende in giro sulla loro rigidità da telegiornale. Ma è il turno della seconda cantante in gara: Elettra Lamborghini. Musica (e il resto scompare) è il suo brano. Poco prima di salire sul palco aveva twittato: “Mi sto cagando addosso“. La sua canzone rischia di entrare in testa e non uscire più. E lei twerka in prima serata su Rai1 (anche se solo per qualche istante). Non era mai successo nella storia del Festival di Sanremo.
22.03 – Alle ore 22.03 inizia la gara. Era ora. Ci attendono ancora 12 cantanti in gara e tre ospiti musicali: faremo l’alba? Rompe il ghiaccio Piero Pelù, al suo debutto sul palco di Sanremo con una canzone dedicata al nipotino. Gigante è il titolo. Il rocker è in latex. Chiude l’esibizione scendendo in platea e urlando “Gigante” in faccia a un tizio, quasi spaventato.
21.07 – Ma ecco che inizia la gara delle Nuove Proposte. Il primo scontro è tra il duo Martinelli/Lula e Fasma, quest’ultimo potenziale vincitore per gli scommettitori.
21.00 – “Il mio problema è TecheTecheTe’. Questa cosa rimarrà per sempre. Io ho una famiglia a casa. Riceverò un invito da Barbara d’Urso come caso umano insieme al Ken Umano”. Poi abbraccia Coletta, il nuovo direttore di Rai: “La nuova Rai1 è questa”. E Maria De Filippi, quella vera, chiama Fiorello sul telefonino. E’ salvata come “The Queen Maria De Filippi”. La conduttrice fa i complimenti ad Amadeus. “Lui si prende i complimenti e io sto così”, ironizza Fiore. “Sei bellissimo e stasera sei ancora più bello“, lo saluta Maria divertita.
20.55 – Amadeus entra dalla platea, come aveva fatto Fiorello ventiquattro ore fa. Tutto il teatro grida il suo nome, come se fossimo allo stadio. “Ho un problema: non trovo Fiorello”. Super Rosario è in cima alle scale, ma non si fa vedere. “Ieri sera avevo detto che se il Festival fosse andato bene mi sarei vestito da Maria De Filippi. Era una battuta. Ma siccome il festival non è andato bene ma è andato strabene, l’ho fatto”. E così ecco Fiorello vestito da Maria De Filippi, scende le scale con la sigla di C’è Posta per Te. Geniale.