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Festival di Sanremo 2020, Paolo Palumbo a Storie Italiane: “A Sanremo non è stato solo un sogno, ho trasmesso il mio amore per la vita”

Ieri sera commozione per la presenza del malato di SLA che ha presentato un brano presentato a Sanremo Giovani e poi scartato. Il riscatto con un messaggio importante poi ribadito anche a “Storie Italiane”

di Andrea Conti

Momenti di commozione e standing ovation, ieri sera, al Festival di Sanremo 2020 per Paolo Palumbo, un ragazzo malato di SLA che ha presentato un brano che era in lizza per Sanremo Giovani, poi scartato, ma Amadeus gli aveva promesso che lo avrebbe invitato all’Ariston e così è stato. Paolo ha fatto ascoltare la canzone con il rapper Kumalibre. Il fratello di Paolo lo ha aiutato con il sintetizzatore vocale. Al termine dell’esibizione applausi e commozione, anche dopo le parole del 22enne: “Non buttate via la vostra vita e quando di fronte ad un problema crederete di non farcela, ascoltate e riascoltate la mia canzone. Fatela sentire a chi amate e pensate a me e a tutti quei guerrieri che ogni minuto lottano per vivere”.

Paolo poi è intervenuto a “Storie Italiane” commentando l’esibizione: “Venendo qui mi confermate che ieri non è stato solo un sogno. Con la mia canzone ho voluto trasmettere tutto il mio amore per la vita”. Poi l’invito della conduttrice Eleonora Daniele: “Ti voglio qui la settimana prossima, ti voglio bene”. Paolo ringrazia: “Vorrei invitarti a cena, naturalmente cucino io”.

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